“Senza paura non ci saremmo”, l’incontro tra Salvo Noè e il Papa - QdS

“Senza paura non ci saremmo”, l’incontro tra Salvo Noè e il Papa

“Senza paura non ci saremmo”, l’incontro tra Salvo Noè e il Papa

Gino Morabito  |
giovedì 20 Aprile 2023

“La paura come dono”: il testo che sarà presentato a Catania il 19 maggio

Per la prima volta, uno studioso del comportamento si confronta con il capo della Chiesa cristiana. La psiche diventa respiro, soffio, creazione di un libro, “La paura come dono”, che apre le finestre dell’anima. L’incontro tra lo psicologo Salvo Noè e papa Francesco è la rivoluzione di questo testo. Ne abbiamo parlato con l’autore.

Una disquisizione tra sacro e psicologia. Com’è nata l’idea di mettere tutto nero su bianco?
“Mi trovavo in Vaticano con il papa e, mentre ci confrontavamo su tematiche legate ai traumi, cominciamo a parlare di paure. Improvvisamente dico a Bergoglio che avrei voluto realizzare un libro su quell’argomento. Lo invito a scrivere qualcosa insieme e lui mi dà il suo consenso. Così l’incontro tra psiche e spiritualità trova in me e papa Francesco una sintesi perfetta per parlare di una delle emozioni più presenti nella nostra vita: la paura”.

Un libro sulla paura, perché la paura è sempre in agguato?
“La vita di ognuno è scandita dal tempo e il tempo segna la nostra storia intersecata da un filo che unisce momenti meravigliosi ad altri difficili. È capitato a tutti di percepire, anche in una situazione di grande benessere, la paura che si cela dietro la gioia. Temiamo che quel momento possa finire e che non avremo più ciò di cui abbiamo bisogno”.

Capita spesso di avere pensieri come “non dovrei avere paura” o “sono un debole se ho paura”.
“Generalmente le persone tendono a considerare la paura e l’ansia come emozioni negative o vergognose. Tuttavia, ci sono buoni motivi per ritenere la paura come naturale e fondamentale per la sopravvivenza, nonostante possa sembrare irrazionale e inutile. Nel tempo abbiamo maturato la consapevolezza che esiste una paura buona che ci salva la vita e una paura fobica che invece ci porta a bloccare le nostre potenzialità”.

Anche quella fobica può essere considerata un dono?
“Questa emozione, presente sin dagli albori della vita, ha contraddistinto la nostra evoluzione. Senza paura non ci saremmo. È un dono che ci è stato fatto per poterci evolvere. Anche quella fobica, perché nasconde delle potenzialità non espresse. È una paura che arriva proprio quando non si sta esprimendo la propria personalità e il modo migliore per superarla non è combatterla ma accoglierla e ascoltare cosa ci vuole dire”.

Dietro ogni sintomo c’è una verità che si fa strada: si può guarire.
“Ci sono dei protocolli psicoterapeutici molto validi, che aiutano a superare i disturbi d’ansia, ed è utile dire che le due forze motrici della nostra vita sono la paura e l’amore. La paura ci protegge, l’amore crea e sviluppa la nostra vita. Basta guardare una mamma che tiene in braccio il suo bambino: lo protegge dai pericoli e, nell’atto di protezione, è già insito l’atto d’amore”.

Quindi dovremmo cominciare a nutrirci di autostima?
“Di buone relazioni e di parole dette bene, praticamente benedette. Cominciare a nutrire i nostri desideri, i nostri obiettivi stimolanti, la nostra gioia di vivere. Quando stiamo male, dobbiamo chiederci cosa ci piace, cosa ci entusiasma, quale parte di noi ha bisogno di esprimersi. Questo relega sullo sfondo l’ansia e fa emergere la motivazione verso la vita”.

Il papa cosa pensa della paura?
“Che è un’emozione utile perché ci aiuta a prendere la giusta decisione. Il cristiano ha una grande responsabilità che parte dalle sue azioni quotidiane, da come si prepara ad affrontare le cose della vita. Diventa allora importante accrescere le abilità e fare un sano discernimento. Ma bisogna stare attenti perché c’è sempre il rischio di dimenticare quell’amore grande che Dio Padre ci ha mostrato, lasciandoci paralizzare dalle paure del futuro e cercando sicurezze in un modello di società chiusa, che tende ad escludere più che a includere. Seguire Dio ci permette di iniziare il cammino che fa dimorare l’amore in noi. Perché solo l’amore riempie i vuoti, guarisce le ferite, risana le relazioni. Solo l’amore di Dio trasforma la nostra vita in un grande cantiere di speranza”.

Continuano intanto gli appuntamenti per la presentazione de “La paura come dono” (Edizioni San Paolo 2023). In particolare segnaliamo quello nel capoluogo etneo, il prossimo 19 maggio alle ore 18.00 presso il Palazzo della Cultura, con l’arcivescovo metropolita di Catania Mons. Luigi Renna.

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