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Sequestrate due tonnellate di pesce non idoneo al consumo

Oltre 2 tonnellate di pescato giudicato non idoneo al consumo umano sono state sequestrate dalla Guardia Costiera della Direzione Marittima della Sicilia Orientale durante una operazione complessa denominata ‘Global fishing’ che ha visto impegnati più di 250 militari su un territorio che si estende da Santo Stefano di Camastra (Messina) a Scoglitti (Ragusa).

Nel corso dell’attività svolta sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 60.000 euro ed il sequestro di 14 attrezzi da pesca. Durante le attività in mare una motovedetta della Guardia Costiera di Catania ha individuato un peschereccio che pescava sottocosto, al quale ha sequestrato 700 metri di rete da pesca e 200 chili di pescato, poi donato alla Caritas.

I militari hanno anche elevato un verbale amministrativo di 2.000 euro Il Nucleo Operativo della Guardia Costiera di Riposto ha scoperto nel retrobottega di una rivendita rivendita di prodotti ittici dell’Acese un locale adibito a laboratorio dove il pescato veniva trasformato in conserve e sughi pronti. Qui sono stati sequestrati e poi distrutti 900 chili di materia prima mal conservata e priva di documentazione che ne attestasse la tracciabilità. A Catania un ristorante del centro storico è stato chiuso per carenza igienico-sanitaria e per l’assenza di tracciabilità del pescato, 600 Kg., che dichiarato non commestibile, è stato avviato alla distruzione. I controlli hanno interessato anche le strade, con posti di blocco che hanno consentito di intercettare un furgone isotermico che trasportava novellame di sarda e 270 chili di pescato senza tracciabilità. Nei confronti del conducente è stato elevato un verbale di 5.500 euro ed il pescato e stato devoluto in beneficenza.