Home » Pericolosità sociale, traffico di droga e condanne: sequestro di beni nell’Ennese

Pericolosità sociale, traffico di droga e condanne: sequestro di beni nell’Ennese

Pericolosità sociale, traffico di droga e condanne: sequestro di beni nell’Ennese

Un importante risultato per la lotta contro la mafia e l’illegalità a seguito di indagini di natura patrimoniale nell’Ennese.

Oggi il personale della Polizia di Stato della Questura di Enna (Divisione Anticrimine, con il supporto della Squadra Mobile e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Leonforte) ha eseguito un decreto di sequestro di beni mobili, immobili e conti correnti, nei confronti di un uomo, residente in un comune della provincia ennese.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Caltanissetta – sezione Misure di Prevenzione, su richiesta congiunta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta e dal Questore di Enna, a seguito di indagini di natura patrimoniale condotte nei confronti dell’uomo, sottoposto nel 2021 a custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga, nell’ambito delle operazioni di polizia denominate “Caput Silente” e “ Icaro”.

Le indagini e il sequestro di beni

La persona destinataria dell’odierna misura di prevenzione patrimoniale è stata condannata in primo grado alla pena di 10 anni di reclusione per il reato di cui all’art.74 D.P.R. 309/1990.

A riprova della sua pericolosità sociale, peraltro, nel corso delle indagini sono emersi concreti elementi in ordine alla programmazione da parte dello stesso, assieme a altro soggetto, di un’azione punitiva con armi nei confronti di un presunto sodale. Tale “spedizione” sarebbe stata dovuta a contrasti intervenuti nell’ambito della gestione del traffico e spaccio di stupefacenti sul territorio.

Le indagini hanno accertato come l’uomo avesse nella sua disponibilità un patrimonio sproporzionato rispetto alla sua capacità economica lecita e a quella del suo nucleo familiare, verosimilmente di provenienza illecita e derivante dal traffico di droga. Il sequestro, finalizzato alla confisca dei beni, ha riguardato nel dettaglio due terreni, due auto, un conto corrente e un conto deposito.

La sottrazione di tali beni risulta di fondamentale importanza nella lotta alla mafia e la proposta di sequestro congiunta a firma Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta – Questore di Enna è la dimostrazione di come anche l’azione repressiva in materia patrimoniale costituisca una delle priorità dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata.

Immagine di repertorio