Scatta il sequestro per il cantiere di una pista ciclabile commissionata dal Comune di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Il provvedimento è stato effettuato in seguito ad alcuni controlli nei confronti dell’impresa edile incaricata dei lavori da parte della Guardia di Finanza, volti alla salvaguardia della spesa pubblica.
Ecco i dettagli dell’operazione.
Porto Empedocle, sotto sequestro cantiere della pista ciclabile
Durante gli accertamenti, i finanzieri hanno accertato che la società appaltatrice avrebbe indebitamente ottenuto denaro per la fornitura di conglomerato cementizio in quantità molto superiori a quella effettivamente posata. Nello specifico, secondo i riscontri del Nucleo polizia economico-finanziaria di Agrigento, “su oltre 410 metricubi di calcestruzzo per i quali è stato richiesto il pagamento alla stazione appaltante, ne sarebbero stati, in realtà, gettati solamente 300“. Oltre 100 metricubi di ammanco, quindi.
Il provvedimento
I finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro probatorio del cantiere e segnalato il legale rappresentante della società appaltatrice, il direttore tecnico del cantiere e il direttore dei lavori alla Procura della Repubblica del Tribunale di Agrigento. L’ipotesi di reato è di frode in pubbliche forniture. Naturalmente, per gli indagati vige il principio di presunzione d’innocenza fino a eventuale sentenza definitiva. Prosegue l’attività della Guardia di Finanza per prevenire e contrastare gli illeciti e gli sprechi, soprattutto con fondi pubblici.
Il presente comunicato è stato diffuso dalla Guardia di Finanza in ossequio ai principi sanciti dal D.Lgs. 106/2006, come modificato dal D.Lgs. 188/2021, nel rispetto del diritto delle persone sottoposte a indagini, da ritenersi non colpevoli fino a sentenza definitiva, in quanto ricorrono “specifiche ragioni di interesse pubblico che lo giustificano” per la particolare rilevanza pubblica dei fatti oggetto degli accertamenti e per le esigenze costituzionalmente tutelate connesse al diritto all’informazione, al fine di fornire notizie in modo trasparente e rispettoso dei diritti degli indagati e delle parti offese.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

