Sequestro di persona a Scicli, anche minori tra gli arrestati

VIDEO | La droga sottratta e l’agghiacciante sequestro di persona: la ricostruzione del caso di Scicli

VIDEO | La droga sottratta e l’agghiacciante sequestro di persona: la ricostruzione del caso di Scicli

Redazione  |
martedì 07 Gennaio 2025

Anche minorenni tra gli arrestati in seguito all'intervento dei carabinieri.

Le indagini condotte dalle Procure della Repubblica del tribunale ordinario e del tribunale per i minorenni di Catania hanno permesso di emettere una serie di provvedimenti restrittivi e di far luce sul sequestro di persona di tre giovani a Scicli (RG) il 20 giugno dello scorso anno. Un evento che ha suscitato molto allarme in città, in particolare nei luoghi della movida.

Gli indagati sono accusati – fatta salva la presunzione di innocenza -, con i ruoli di mandanti, esecutori e carcerieri, di sequestro di persona. A eseguire i provvedimenti i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Modica, con il supporto dei colleghi dei reparti investigativi provinciali di Ragusa e Siracusa.

Per la liberazione di uno degli ostaggi, non appena localizzato il giorno successivo, è stato necessario l’impiego del Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) dell’Arma dei carabinieri, così da evitare possibili reazioni e ulteriori conseguenze per il giovane sequestrato. L’operazione si è conclusa con l’arresto di uno dei custodi e il sequestro di una pistola, della quale il carceriere era in possesso.

Sequestro di persona a Scicli, i giovani protagonisti

Sotto la direzione dell’autorità giudiziaria catanese, l’Aliquota Operativa della compagnia di Modica ha proseguito le indagini con il contributo dei carabinieri di Siracusa.

Le indagini avrebbero consentito di ricostruire il movente del sequestro del giovane, che si è ritenuto sia una ritorsione per la sottrazione di 4 chili di hashish, del valore di circa 15mila euro, avvenuta a Modica il 19 giugno 2024 ai danni di alcuni degli odierni arrestati, già fornitori di altre partite di droga in favore di giovani pusher locali.

Il sequestro di persona avrebbe dunque avuto lo scopo di recuperare la somma di denaro a pagamento della droga, condizione per la liberazione del sequestrato.

I provvedimenti

Il commando, secondo la ricostruzione accusatoria – da verificare nel prosieguo del procedimento – un gruppo composto da otto siracusani armati di pistole sarebbe arrivato a Scicli per rintracciare coloro che si erano impossessati della droga, bloccando per alcune ore e picchiando selvaggiamente, con la minaccia delle armi, due giovani sciclitani, di cui un minorenne, per poi rilasciarli; subito dopo, nel quartiere Jungi di Scicli, il commando avrebbe sequestrato il giovane da loro ricercato che, sempre sotto minaccia armata, sarebbe stato caricato con violenza a bordo di una delle loro auto e trasportato a Siracusa.

Nel tentativo di difendere il giovane dai suoi aggressori, un cugino del sequestrato sarebbe stato raggiunto a una gamba da un colpo di arma da fuoco. Anche l’ostaggio, durante il tragitto, è stato ferito alla spalla con un colpo di pistola mentre tentava di lanciarsi dall’auto in corsa. A Siracusa sarebbe stato poi rinchiuso in un appartamento di via Privitera, nel popolare rione di Santa Lucia, utilizzato quale covo per lo spaccio della droga.

Le indagini sul sequestro di persona hanno permesso di ricostruire le dinamiche del gruppo, dedito allo spaccio di droga, e ricostruire l’accaduto tramite l’acquisizione di informazioni dai testimoni e l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Ragusa e all’Istituto Penale per i Minorenni di Catania-Bicocca.

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