Grave attacco a Belgrado, dove esplosioni e diversi colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi davanti al Parlamento. Secondo quanto emerso, un uomo – successivamente arrestato – avrebbe sparato contro alcuni studenti, ferendo in maniera molto grave una persona. L’uomo avrebbe puntato alle tende e, proprio una di questa, a seguito degli spari avrebbe preso fuoco provocando un grande incendio.
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Sul caso, le autorità serbe con Aleksandar Vucic – il presidente della Serbia – in primo piano, hanno definito l’attentato come un “grave atto terroristico”. L’area, molto conosciuta come “Caciland”, era presidiata da studenti vicino al Partito progressista della Serbia.
L’attentato al Parlamento di Belgrado questa mattina. La ricostruzione
L’allarme ha preso il via nella mattina di oggi mercoledì 22 di ottobre, quando una violenta esplosione ha colpito la tendopoli situata nel Parco Pioniriski, proprio di fronte alla sede del Parlamento della Serbia, a Belgrado. Secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni oculari, e poi confermato dai numerosi video che stanno girando in rete, l’esplosione ha naturalmente generato scene di caos e paura tra i tanti studenti, con una tende che – presa nel mirino dell’aggressore tra le altre tende messe a punto dagli studenti – è stata incendiata. Intervenuti i soccorsi in maniera piuttosto immediata, la situazione si è subito rivelata più complessa del previsto, con il ministro Loncar che ha confermato come un uomo abbia aperto il fuoco contro le persone presenti nell’area, colpendo un manifestante all’altezza dell’inguine.
Un ferito tra i ragazzi, già effettuata operazione. Le sue condizioni dopo l’attentato
Il ragazzo ferito, l’unico secondo un primo bilancio, sarebbe in condizioni molto gravi ed è stato trasportato in ospedale dove sarebbe già stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Nelle prossime ore, capiremo con certezza l’effettiva conta dei danni di questo vero e proprio attentato nei pressi del Parlamento della città di Belgrado. L’aggressore è stato intanto arrestato, mentre in città si respira naturalmente paura per quanto accaduto.