Il nuovo corso dell’Acr Messina targato Doadi Srl riparte da Licata. Non è la trama di un romanzo sportivo, ma di un futuro che racconta dell’approdo in riva allo Stretto di Giuseppe Romano come allenatore della prima squadra e di Giovanni Martello in quello di direttore sportivo. Entrambi insieme già nell’avventura gialloblù in quinta serie.
Il ritorno di Pippo Romano
Il Messina rimette i tasselli al loro posto e riparte dunque da un volto di casa. La conduzione tecnica della prima squadra è stata affidata a Giuseppe “Pippo” Romano, per i peloritani ben più di un ex: da calciatore ha vestito il giallorosso per cinque stagioni, dal 1997 al 2002, totalizzando 83 presenze e tre storiche promozioni fino al raggiungimento della Serie B.
Bandiera a Licata con oltre 180 gare e poi in panchina, in estate era stato vicino al Messina 1947, società del presidente Sosa che ambiva a trasferire la propria sede da Sant’Agata di Militello al capoluogo peloritano.
Una sfida in salita
Romano prende la guida in un contesto complesso: si riparte da una penalizzazione di 14 punti, con la prospettiva che il fardello possa crescere se gli onorari dei tesserati dell’Acr non saranno corrisposti. Il tecnico non si nasconde, come ha raccontato all’ufficio stampa del club.
“Vengo con entusiasmo, qui ho vissuto momenti bellissimi. L’obiettivo è salvare la categoria e poi programmare”, ha detto ai canali dell’Acr. E ancora: “La situazione è complicata ma dobbiamo salvare il salvabile. Servono intensità, serietà e uomini che conoscano la storia del Messina”.
L’intesa è stata chiusa in mattinata con il direttore generale Giuseppe Peditto. Primo dossier: allestire una squadra competitiva nonostante l’handicap, scegliendo profili che uniscano gamba e appartenenza. “Dobbiamo prima di tutto prendere giocatori che mostrino identità e voglia di fare bene per questa piazza”, l’indicazione del nuovo allenatore.
Giovanni Martello nuovo direttore sportivo
Accanto al tecnico cambia anche la regia sportiva: Giovanni Martello è il nuovo direttore sportivo. Ex portiere, curriculum fitto in Sicilia — Licata (dove ritrova Romano), Gela, Enna — fu vicino all’Acr già nel 2019. Ora la storia si incrocia davvero: tocca a lui tessere il mercato e comporre un organico all’altezza della rincorsa.
L’ingresso di Laganà e Nucera
Nel mosaico giallorosso entra pure Antonino Laganà, reggino, volto noto sullo Stretto. In passato ha lavorato a Messina nel settore giovanile, responsabile della Berretti negli anni di Lega Pro. Poi le esperienze da direttore sportivo al San Luca e da direttore generale a Palmese e Gioiese.
Nell’organigramma occuperà un ruolo nell’area tecnica, a supporto della ricostruzione. Lavorerà dall’esterno Mauro Nucera, oggi direttore generale del Legnano, la squadra della sua città, che affiancherà il club giallorosso in qualità di consulente. Un profilo manageriale chiamato ad allargare la rete di contatti e a dare un contributo strategico nelle prossime mosse.
Una ripartenza tutta da costruire
Per un Messina che, per l’ottava volta negli ultimi trent’anni, è chiamato a ripartire da zero. Con un grande punto interrogativo che pende sulla testa del club: la ristrutturazione sulla quale dovrà pronunciarsi il tribunale già nelle prossime ore. Il tempo per allestire un organico è davvero esiguo: non si esclude l’ipotesi di chiedere in Lega il rinvio delle prime due giornate di campionato.

