Arte, spiritualità e musica. Si rinnova l’appuntamento con la Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale che dal 10 al 17 ottobre sarà ospitata al Duomo del comune alle porte di Palermo.
La kermesse è organizzata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana con il sostegno della Regione Siciliana – assessorato del Turismo, sport e Spettacolo.
Il tema della Genesi protagonista del programma
Il palinsesto 2025 – preparato da Giuseppe Cuccia, consulente per la programmazione artistica della Foss – ruota intorno al tema della Genesi, primo capitolo di un percorso tematico triennale che prevede nel 2026 la Vita di Cristo e nel 2027 l’Apocalisse. Un progetto che mette in dialogo la dimensione biblica dei mosaici monrealesi con la potenza evocativa della musica sacra di ogni epoca, attraverso una scelta di capolavori che spaziano dal Settecento al Novecento e che coinvolgono artisti e istituzioni di livello internazionale.
Le parole dell’arcivescovo di Monreale
Monsignor Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale ricorda: “La Settimana di Musica Sacra 2025 – ricorda è, per noi e per il mondo intero, memoria di suoni e parole capaci di donare pace e vita buona. È la risposta al rumore delle bombe e all’aggressività delle parole violente che seminano dolore, lacrime e morte. La Musica Sacra tocchi i nostri cuori e ci renda promotori di pace e di armonia”.
Schifani: “Appuntamento di altro valore”
Parla anche il presidente della Regione Renato Schifani. Queste le sue parole: “La Settimana internazionale di musica sacra di Monreale rappresenta un appuntamento di alto valore culturale e spirituale, che contribuisce a rafforzare l’immagine della Sicilia nel panorama internazionale. La Regione sostiene con convinzione questa rassegna, che unisce tradizione, arte e musica in uno dei luoghi più rappresentativi del nostro patrimonio”.
Il sindaco di Monreale: “Appuntamento che celebra legame tra arte, fede e bellezza”
“La Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale – sottolinea il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono – rappresenta uno degli eventi culturali e musicali di spicco nel panorama internazionale. Un appuntamento annuale che celebra il legame indissolubile tra arte, fede e bellezza. Accogliamo la 67ª edizione di questa rassegna nella nostra città con grande entusiasmo, e siamo grati per il tema della Genesi, scelto per l’edizione di quest’anno, che rappresenta un punto di partenza straordinario, che ci ricorda le radici della nostra storia e della nostra spiritualità”.
Il primo cittadino di Monreale prosegue: Desidero ringraziare la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e l’Arcidiocesi per il costante impegno. La loro sinergia è fondamentale per mantenere vivo un festival che è conosciuto dagli appassionati della musica classica a livello internazionale”.
Intravaia: “Festival è punto di riferimento per offerta culturale della Sicilia”
«La Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale – aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Marco Intravaia – si conferma, ancora una volta, un punto di riferimento per l’offerta culturale e turistica della Sicilia. In qualità di presidente del Consiglio comunale sono fermamente convinto che manifestazioni di alto livello, come la rassegna di Monreale, siano importanti per la valorizzazione del nostro territorio e per l’attrattività turistica. La Settimana, che coniuga la bellezza del Duomo normanno all’eccellenza musicale, crea un’esperienza unica e indimenticabile. Un plauso alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana per la sua capacità di innovare e al tempo stesso onorare una tradizione così longeva. Il sostegno della Regione Siciliana è determinante per il successo di iniziative che proiettano la nostra Isola su palcoscenici internazionali veicolando la ricchezza del nostro patrimonio artistico e culturale».
Rizza: “Festival restituisce centralità a patrimonio di spiritualità”
«La Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana è onorata di organizzare la Settimana di Musica Sacra – dichiara Margherita Rizza, commissario straordinario della Foss. Per noi significa continuare una tradizione che lega indissolubilmente l’orchestra a Monreale e al suo Duomo. In un tempo in cui la musica sacra rischia di essere confinata in poche esecuzioni liturgiche o in contesti accademici, questo festival restituisce centralità a un patrimonio di spiritualità, arte e cultura. Il progetto triennale risponde a un’idea di continuità e di respiro internazionale: non un semplice cartellone di concerti, ma un percorso che invita il pubblico a tornare ogni anno per completare l’itinerario. Ringrazio l’assessorato regionale e l’Arcidiocesi per la fiducia rinnovata, e l’amministrazione comunale per la collaborazione. La nostra orchestra sarà impegnata nei principali concerti, affiancata da cori e solisti di livello europeo, confermando la sua vocazione di ambasciatrice della musica siciliana nel mondo”.
Le parole di Cuccia
Come spiega Giuseppe Cuccia, “il progetto di quest’anno prende ispirazione dal motto che campeggia sul portale del Duomo, Terribilis est locus iste (questo luogo incute rispetto): un richiamo al senso del sacro che percorre la musica della Creazione, dal mistero delle origini al rapporto dell’uomo con Dio. L’edizione 2025 si apre dunque alla riflessione sulla musica come lingua primordiale, capace di unire le culture e di raccontare il momento in cui la vita, la luce e la materia prendono forma”.
Sei serate, inizio alle 21 a ingresso libero sino ad esaurimento posti
Il programma musicale prevede sei serate, tutte con appuntamento alle 21 e tutte a ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili con pagine più celebri, come La Creazione di Haydn per l’inaugurazione del 10 ottobre, e alcune rarità come la prima italiana dell’opera di Massenet La terre promise per la serata conclusiva del 17 novembre. La Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale è occasione poi di importanti collaborazioni come quella con il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo e con il Palazzetto Bru Zane di Venezia – Centre de musique romantique française.
Settimana della musica sacra di Monreale, si apre con la Creazione di Haydn
Venerdì 10 ottobre concerto inaugurale con Die Schöpfung (“La Creazione”) di Franz Joseph Haydn, monumentale oratorio per soli, coro e orchestra ispirato al Paradise Lost di Milton e ai testi sacri, eseguito in forma semiprivata il 30 aprile 1798 nel palazzo del principe Schwarzenberg quindi al Kärntnertortheater di Vienna il 19 marzo 1799 registrando un autentico trionfo. Nel Duomo di Monreale, con il Carl Philipp Emanuel Bach Chor Hamburg e l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretti da Hansjörg Albrecht, a dare voce ad Adamo, Eva e agli arcangeli Gabriele, Uriel e Raffaele, ci saranno i cantanti Lenneke Ruiten, Patrick Grahl e Nahuel Di Pierro: una celebrazione Creato che è una delle pagine più alte della spiritualità musicale europea.
Sabato 11 ottobre, Il Gardellino protagonista
Sabato 11 ottobre arriva la celebre formazione barocca Il Gardellino, diretta da Peter Van Heyghen per presentare in prima esecuzione in Italia l’oratorio Adamo ed Eva del compositore boemo Josef Mysliveček, su libretto di Giovanni Granelli. Un lavoro di raro ascolto, scritto a Firenze nel 1771, che racconta la creazione e la caduta dei progenitori in una scrittura limpida e teatrale, ammirata da Mozart stesso che lo descrisse «pieno di fuoco, spirito e vita». Solisti Rodrigo Carreto (Adamo), Rita Filipe (Eva), Roberta Mameli (Angelo della Giustizia) e Alison Lau (Angelo della Misericordia), quattro voci specializzate e celebri nel panorama musicale barocco internazionale.
Domenica l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Albrecht
Domenica 12 ottobre protagonista ancora una volta l’Orchestra Sinfonica Siciliana con il Carl Philipp Emanuel Bach Chor Hamburg, diretta da Hansjörg Albrecht, in un dittico che riunisce il Morgengesang am Schöpfungsfeste (“Canto mattutino alla festa della creazione”, 1783) di Carl Philipp Emanuel Bach, figlio di Johann Sebastian, e Die Tageszeiten (“Le ore del giorno”, 1757) di Georg Philipp Telemann, altra figura apicale del barocco tedesco e padrino di C.P.E. Due pagine luminose, in cui il sorgere del sole e il ritmo del tempo diventano metafora della Creazione e della Resurrezione.
Martedì tocca all’Arca di Noè di Benjamin Britten
Martedì 14 ottobre è il giorno dedicato all’esecuzione dell’Arca di Noè (“Noye’s Fludde”, 1958) di Benjamin Britten, opera scenica per voci di adulti e ragazzi, orchestra da camera e coro di voci bianche, tratta dagli English Miracle Plays, Moralities, and Interludes, testi di autore ignoto che, rivisti nel XV sec., furono pubblicati nel 1890 con questo titolo in un’edizione curata da Alfred W. Pollard.
Lo spettacolo, diretto da Riccardo Scilipoti con la regia di Giovanni Mazzara, coinvolge il Coro di voci bianche della Foss, il Coro polifonico “Pietro Vinci” di Palermo diretto da Pia Tramontana, l’Ensemble strumentale degli Allievi del Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo e dell’Orchestra Sinfonica Siciliana in collaborazione con l’Associazione Museo Sociale Danisinni, per un progetto che unisce arte, educazione e inclusione in un grande racconto collettivo. Lo spettacolo è ideato da Giovanni Mazzara che ha curato la drammaturgia e la regia, insieme a Gigi Borruso autore del nuovo testo e voce recitante e a Valentina Console autrice delle scene e dei costumi.
Mercoledì 15 ottobre, omaggio ad Alessandro Scarlatti
Mercoledì 15 ottobre la Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monrealecelebra i 300 anni dalla morte di Alessandro Scarlatti con l’oratorio Agar et Ismaele esiliati (1683), su testo di Giuseppe Domenico De Todis, capolavoro giovanile del compositore palermitano, eseguito in città nel 1691 con il titolo L’Abramo. Questa ripresa in epoca contemporanea si realizza in collaborazione con il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo e sarà diretta da Ignazio Maria Schifani alla guida dell’Ensemble di Musica Antica del Conservatorio, con Carlotta Colombo (Sara), Silvia Frigato (Ismaele), Chiara Brunello (Agar), Ugo Guagliardo (Abramo) e Martina Licari (Angelo) solisti vocali.
Un raro gioiello del barocco italiano che intreccia le radici bibliche della Genesi al linguaggio drammatico del teatro sacro. Esponente di spicco della scuola musicale napoletana, Alessandro Scarlatti fu uno dei maggiori compositori d’opera tra la fine del Seicento e i primi 25 anni del Settecento. Dopo una prima formazione musicale, avvenuta a Palermo, Scarlatti, nel 1672, all’età di 12 anni, si trasferì a Roma. Probabilmente nel 1683, quando era ancora al servizio della regina Cristina di Svezia in esilio a Roma e poco prima di trasferirsi a Napoli, Scarlatti compose questo oratorio il cui argomento devira dai capitoli 16 e 21 della Genesi e riguarda la paternità di Abramo.
Venerdì 17 ottobre la chiusura
Venerdì 17 ottobre concerto di chiusura con un’altra rarità: la prima esecuzione in Italia dell’oratorio biblico in tre parti La Terre promise di Jules Massenet, diretto dal palermitano Andrea Licata con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Chœur Philharmonique de Nice diretto da Giulio Magnanini; solisti sono il baritono Laurent Naouri – già interprete di una edizione al Festival Massenet di Saint Etienne, il soprano Chloé Chaume e il tenore Thomas Bettinger. L’esecuzione di questo grande affresco sinfonico-corale che rilegge la promessa di Dio a Mosè come simbolo di fede e speranza, nel segno della rinascita e della luce, avviene in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane di Venezia – Centre de musique romantique française, la più importante istituzione che promuove appunto questo repertorio.

