PALERMO – In questa Settimana Santa tutta la Sicilia è dedita alle celebrazioni religiose che rappresentano, senza dubbio, un tratto popolare e tradizione della cultura siciliana. Ogni città ha una propria “peculiarità” nei riti, rendendo tutta l’Isola un importante luogo di preghiera e pellegrinaggio.
La Settimana Santa a Caltagirone
Per quanto riguarda la provincia di Catania, uno dei programmi più ricchi ed evocativi è quello di Caltagirone, la città della Ceramica. Domani ci sarà una tappa fondamentale della sacra settima: il Venerdì santo. Sarà una giornata in cui il pathos della processione del Cristo Morto con il corteo storico del Senato civico mentre domenica 20 aprile la città calatina ospiterà un tripudio di suggestioni con la “Giunta”.
La Pasqua a Caltagirone, propone eventi dalla forte valenza emozionale ed evocativa, “fra fede, tradizione, pathos e grande capacità di richiamo turistico” ha sottolineato il sindaco Fabio Roccuzzo.
La Settimana Santa calatina sarà caratterizzata da due appuntamenti clou: la solenne processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata che, domani dalle 18,30 nel centro storico con il tradizionale corteo del Senato civico, farà vivere momenti di intensa devozione popolare. La processione avrà inizio dalla Basilica Cattedrale e percorrerà le vie: Duomo, piazza Umberto, Principe Amedeo, piazza Municipio, San Bonaventura, ex Matrice, San Gregorio, Greci, Moschitta, Luigi Sturzo, Largo San Giorgio, Santissimo Salvatore, Largo San Domenico, Luigi Sturzo, ex Palazzo di Giustizia, San Giovanni Bosco, Discesa Collegio, piazza Municipio, Vittorio Emanuele, Stella, Santo Stefano, San Pietro, Roma e Duomo.
La Domenica di Pasqua, il 20 aprile, dalle 16, sempre nel centro storico, si terrà la sacra rappresentazione della “Giunta”, l’incontro di Cristo risorto con la Madre, mediato da San Pietro, una statua gigantesca (alta tre metri), realizzata in cartapesta.
L’imponente San Pietro, sorretto ai fianchi da due assistenti – portatori, alla vista del Cristo risorto va alla ricerca – mentre la folla si allarga o restringe per consentire il passaggio spedito dell’Apostolo – della Madonna, alla quale dare la lieta novella della Resurrezione. Nella rappresentazione, le prime ricerche di San Pietro sono vane e il suo sguardo si ferma per scrutare gli angoli della piazza e le strade adiacenti. Nel frattempo il vento gonfia il suo mantello color porpora, facendo apparire Pietro ancora più maestoso. Finalmente, l’incontro avviene all’angolo tra la piazza Municipio e la via Luigi Sturzo, mentre le campane suonano a festa. L’Addolorata, alla vista del Figlio, lascia il manto nero (segno di lutto) e rimane vestita di bianco e azzurro, colori, questi, che simboleggiano la sua felicità. Poi, allargando le braccia, abbassa tre volte la testa per rendere omaggio a Cristo, mentre la folla festante accompagna i tre inchini dell’Addolorata con un corale ed appassionato “Viva Maria”. Infine, da piazza Marconi, si assiste alla “Spartenza”. Il percorso: vie San Pietro, Infermeria, Taranto, Principe Amedeo, piazza Municipio, Duomo, piazza Umberto, Taranto, degli Studi, San Giovanni Bosco, ex Palazzo di Giustizia, Luigi Sturzo, Largo San Giorgio, Santissimo Salvatore, Largo San Domenico, Luigi Sturzo, ex Palazzo di Giustizia, San Giovanni Bosco, degli Studi, Taranto, piazza Umberto, Principe Amedeo, piazza Municipio, Vittorio Emanuele, Stella, Santo Stefano, Discesa Sant’Agata, Roma, piazza Marconi, Roma e San Pietro.
“A Visària” a San Mauro Castelverde
Ma le celebrazioni evocative fanno parte anche della tradizione palermitana. Nello specifico, è San Mauro Castelverde uno dei luoghi più carratteristici della Settimana Santa siciliana, che dopo 12 anni, rivive “A Visària”.
San Mauro Castelverde, infatti, si prepara a rivivere una delle sue tradizioni più sentite e partecipate: la Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Cristo, conosciuta come “A Visària” che, dopo dodici anni di pausa, torna per la sua IX edizione. L’appuntamento è per sabato 19 aprile, a partire dalle ore 9,30, con un’imponente processione in costumi storici che animerà le vie del centro storico. L’evento, organizzato dall’associazione culturale e musicale “L’Eremo”, si svolge in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di San Mauro Castelverde, la Città metropolitana di Palermo e il ministero della Cultura.
Oltre 100 figuranti, per lo più giovani del paese, daranno vita alle scene più significative della Via Crucis, lungo un percorso itinerante che parte da via Teatro e si concluderà nel suggestivo scenario dei ruderi del Castello, a Piano San Giorgio, con la scena della Crocifissione.
Tra le tappe principali: Ultima cena in via Teatro, orto del Getsemani in via Garibaldi, Sinedrio e Pretorio romano in piazza Municipio, condanna a morte e salita al Golgota, con i soldati romani a cavallo e il Cristo che porta la croce.
Il ritorno di “A Visària” rappresenta un’importante occasione di contemplazione e spiritualità, oltre a rafforzare i legami comunitari e mantenere vive le tradizioni locali. La Settimana Santa è da sempre un momento di grande partecipazione per la comunità di San Mauro Castelverde, e il ritorno di “A Visària” è un ulteriore segnale di rinascita per la comunità che accoglie i visitatori in un clima di intensa partecipazione emotiva e di rinnovata speranza pasquale.
Settimana Santa di Enna
La Settimana Santa a Enna è costituita da una serie di processioni religiose derivanti da tradizioni secolari di origine spagnola che si svolgono annualmente nella città siciliana. Culmine dei riti, la processione del Venerdì Santo, durante la quale sfilano circa 2.500 confrati incappucciati, che portano i fercoli di Gesù morto e della Madonna Addolorata, sulle note di diverse marce funebri. La Settimana Santa, dal 1500 a oggi, rappresenta per la provincia un momento di ricco di celebrazioni, che coinvolge 16 confraternite e 2500 confrati: dalla domenica delle Palme alla domenica in Albis si dà luogo a rievocazioni, adorazioni, processioni, esposizioni artistiche.

La Pasqua ad Assoro
Uno dei borghi di Enna più caratteristici in questo periodo dell’anno è Assoro. Pasqua ad Assoro è un’esperienza che unisce fede, tradizione e partecipazione comunitaria, un momento in cui la spiritualità incontra la bellezza di riti secolari che si tramandano di generazione in generazione. Oggi sarà il solenne giorno della Lavanda dei Piedi e della Visita ai Sepolcri. Il Giovedì Santo è un momento di profonda riflessione e spiritualità. È nella Chiesa di San Leone che si celebra il rito: un gesto simbolico con cui Gesù, durante l’ultima cena, lava i piedi ai suoi discepoli prima di essere condannato a morte. Raccontato nel Vangelo di Giovanni, questo atto di umiltà e servizio era un’usanza dell’ospitalità nel mondo antico e rappresenta il significato più profondo dell’amore e del sacrificio. Nella serata, la comunità è invitata a visitare i Sepolcri, allestiti con devozione nelle chiese di Misericordia, Spirito Santo, Maria Santissima degli Angeli e nella Basilica di San Leone, in un percorso di raccoglimento e preghiera.
Domani sarà la volta del Venerdì Santo, che rappresenta il momento più intenso e sentito della Settimana Santa ad Assoro. La comunità si raccoglie in un’atmosfera di profonda devozione per rivivere la Passione e Morte di Cristo. Elemento distintivo della celebrazione è l’antica Croce in legno, simbolo di fede e sacrificio, portata in processione per le vie del paese. A rendere ancora più toccante il rito è la presenza dei “Nudi”, fedeli che, scalzi percorrono il cammino in segno di penitenza e devozione. Un’immagine di forte impatto emotivo, che esprime il legame profondo tra il popolo e la sua tradizione religiosa. Sabato 19 aprile avrà luogo la Veglia Pasquale, l’Attesa della Resurrezione. Il Sabato Santo, infatti, è il giorno del silenzio e dell’attesa. Dopo la Passione e la Morte di Cristo, la comunità si raccoglie in preghiera fino alla solenne Veglia Pasquale. Questa è la celebrazione che segna il passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita. La Domenica di Pasqua, il 20 aprile, è La Gioia della Resurrezione. Dopo giorni di intensa spiritualità e raccoglimento, la Domenica di Pasqua ad Assoro si illumina di gioia e speranza con la celebrazione della Resurrezione di Cristo. La giornata si apre con la Solenne Celebrazione Eucaristica, dove la comunità si riunisce in un clima di festa e condivisione. Le campane risuonano a festa, segnando la vittoria della vita sulla morte e rinnovando la fede in un nuovo inizio.

