Lo storico immobile di via Santa Maria del Rosario da tempo era stato trasformato “in un luogo di spaccio e degrado”. Il sindaco: “Lo restituiremo alla città grazie a un finanziamento di 9 milioni”
CATANIA – Era occupato dagli anni Novanta. Nei decenni passati è stato centro di elaborazione politica dei giovani catanesi. Da tempo, però, era diventato luogo di feste, “rave party, musica a volume altissimo fino all’alba, fenomeni documentati e reiterati di spaccio di sostanze stupefacenti di ogni tipo”. Lo scrive lo stesso sindaco di Catania, Salvo Pogliese, nel post sulla propria pagina Facebook in cui annuncia lo sgombero dell’Auro.
“Questa mattina (ieri, ndr), alle ore 6, è stato finalmente sgomberato dalle Forze dell’Ordine il Centro Auro di via Santa Maria del Rosario – scrive il primo cittadino. Uno dei Palazzi di grande pregio architettonico e di disarmante bellezza del nostro Centro Storico, sfregiato e tenuto in pessimo stato a causa di un’occupazione abusiva pluridecennale. Viene così restituito alla città”.
E al centro storico dove si trova: il palazzo in questione è infatti situato nel cuore della città, alle spalle di piazza Università e della Ztl e a pochi metri dal Duomo. Già Monastero femminile dell’Ordine delle suore Benedettine sotto il titolo di “Sant’Agata”, dal secondo dopoguerra l’immobile venne ceduto dalla Curia al Comune; per due decenni ha ospitato la tipografia del quotidiano La Sicilia ed Espresso Sera e dal 1991 è stato sede del “C. S. O. Auro”.
Un centro che di “sociale e di politico non aveva più nulla da molto tempo e, a differenza di altre ‘occupazioni’ del passato, era diventato un corpo estraneo nel quartiere” – sostiene il primo cittadino annunciando, dunque, che “l’edificio di via Santa Maria del Rosario ritorna alla Città”.
Verrà ora trasformato in un hub turistico e per la mobilità, come svela lo stesso Pogliese, grazie a un cospicuo finanziamento. “E l’occasione è propizia per annunciare che la nostra Amministrazione ha ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture un finanziamento di nove milioni di euro, a seguito dell’approvazione di un progetto da noi presentato per la ristrutturazione completa dell’immobile e la sua destinazione a hub turistico e della mobilità sostenibile, per la migliore fruizione del patrimonio Unesco”, scrive ancora.
“Un grande intervento che presenteremo nei prossimi mesi. Ringrazio il Prefetto, il Questore, le Forze dell’Ordine e la Polizia locale per la sensibilità dimostrata nel voler sgomberare, nei modi e nei tempi più opportuni, gli occupanti – conclude – restituendo a Catania, e presto ai Catanesi, un pezzo di quartiere che le è stato strappato per anni. A noi il compito di farlo rinascere a nuova vita e trasformarlo in luogo vissuto e punto di riferimento per cittadini e turisti”.