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Giorno della Memoria 2022, le celebrazioni a Palermo

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Giorno della Memoria 2022, le celebrazioni a Palermo

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giovedì 27 Gennaio 2022

Concerti, convegni e letture sono alcune delle iniziative organizzate in città per commemorare il 27 gennaio

Il 27 gennaio in tutto il mondo si celebra il Giorno della memoria, una data simbolica per ricordare le vittime del nazismo.

Celebrazioni in Italia

In Italia il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, e il presidente della Camera, Roberto Fico, deporranno una corona di fiori in Largo 16 ottobre 1943, luogo simbolo della deportazione degli ebrei romani. A riceverli Ruth DureghelloNoemi Di Segni e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.

Celebrazioni a Palermo

Con un concerto, al Teatro Massimo di Palermo, di musica da camera che rende omaggio alla Giornata della Memoria si apre domani alle 20:30 la Stagione 2022 dei Concerti del Teatro Massimo con un programma di musiche di Alfred Schnittke, Max Bruch, Ciprian Porumbescu, Fritz Kreisler, Jacob Gade e della tradizione klezmer.

Il convegno all’Università di Palermo

L’Università degli Studi di Palermo, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, organizza una serie di iniziative per commemorare le vittime della Shoah. Giovedì 27 gennaio alle ore 9.30 – Sala Magna, Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61) si terrà il convegno “Donne e Shoah”. Introduce e modera Beatrice Pasciuta, Prorettrice alla Inclusione, Pari opportunità e Politiche di Genere dell’Università di Palermo, interverranno Rosamaria Lupo, Chiara Agnello, Luciana Pepi e Daniela Tononi.

Giardino dei Giusti di Palermo

Sette lampade illumineranno il Giardino dei Giusti di Palermo a partire dalle 21.30 di giovedì 27 gennaio, Giorno della Memoria. L’attrice Stefania Blandeburgo leggerà brani tratti dalle opere di Primo Levi e di Pietro Calamandrei.

Storia

Milioni di persone furono sterminate per via della loro razza, nazionalità o ideologia politica dal regime hitleriano. Un orrore che non ha annientato solo il popolo ebreo, che piange circa 6 milioni di morti, ma anche gli emarginati e chi non si allineava con i principi del nazionalsocialismo.  

L’antisemitismo in Europa si trasformò in un programma politico preciso quando Hitler salì al potere nel 1933. La persecuzione degli ebrei divenne sistematica e spietata in diversi Paesi, tra questi l’Italia fascista. Sono serviti anni per consentire alla storiografia di ricostruire numericamente l’Olocausto.

La stima delle vittime, quel numero che fa paura

Si aggira attorno a 6 milioni di persone, metà delle quali uccise nei campi di concentramento o di sterminio. Un terzo della popolazione ebraica fu così cancellata dalla faccia della terra. Una vergogna per l’umanità che adesso ha il dovere di ricordare e riflettere.

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