Concadalbero è in lutto per la morte di Alessandra Sartori, a soli 43 anni, compiuti lo scorso gennaio. Un sorriso contagioso, tanti progetti, come la nuova casa, acquistata da poco, il desiderio del matrimonio, dopo un lungo periodo di fidanzamento, bruscamente interrotti per l’aggravarsi della malattia che le era stata diagnosticata circa tre anni fa e che nel giro di poco tempo l’ha condotta alla morte, nella giornata di domenica.
Chi era Alessandra Sartori
Alessandra Sartori era nata e cresciuta nella casa di famiglia di via Monsole, a Concadalbero, frazione di Correzzola, poi una quindicina di anni fa aveva conosciuto Alberto Cappellato, con il quale era andata a convivere prima a Cambroso di Codevigo, quindi in una nuova abitazione da poco acquistata ad Arzergrande. Dopo aver frequentato l’istituto superiore “De Nicola” di Piove di Sacco, Alessandra aveva lavorato per molti anni come impiegata in un’azienda della zona artigianale piovese, poi a causa della malattia era andata a lavorare nella ditta di un parente.
Il ricordo
Sono giorni difficili per Alberto Cappellato, che con Alessandra ha condiviso un tratto di strada importante che avrebbe dovuto concludersi con il matrimonio. «Aveva accettato con gioia la proposta di sposarci, stavamo sistemando insieme la nuova casa ed eravamo pronti ad affrontare il futuro con entusiasmo», racconta con commozione Alberto. Ed aggiunge: «Alessandra non si è mai arresa, ha lottato fino alla fine. Era una bellissima persona, sempre sorridente, le piaceva fare festa e stare in compagnia. Porterò avanti il suo ricordo completando la nostra casa come l’aveva sognata e desiderata. Era una persona speciale, e già mi manca come l’aria»

