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Si perdono a quota 2000 metri sul ponte: giovani salvi per miracolo

Persi in alta montagna, a 2.000 metri di quota senza equipaggiamento invernale né strumenti di orientamento adeguati. È successo al Calalzo di Cadore, dove un gruppo di 5 giovani veronesi tra i 17 e i 19 anni ha chiamato il Soccorso Alpino, per poi raggiungere la meta e chiamarlo nuovamente.

La ricostruzione della vicenda

La Centrale del Suem è stata contattata dai ragazzi nel tardo pomeriggio di giovedì. Il gruppo si trovava in mezzo alla neve ma non sapeva di preciso dove e chiedeva indicazioni. Non riuscendo ad avere informazioni precise sulla loro destinazione, né sul punto di partenza, dalla Centrale sono risaliti alle coordinate della posizione in cui si trovavano, a un centinaio di metri di distanza dal Rifugio Galassi, che era poi la vera meta dei ragazzi. I soccorritori li hanno così guidati fino al rifugio, dove i giovani sono arrivati e hanno trovato ricovero. La mattina seguente, alle 7.45 circa, i cinque hanno richiamato il 118, dicendo che uno di loro aveva dolori alle gambe e non erano in grado di rientrare autonomamente. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi decollato per poi atterrare nelle vicinanze della struttura. In due rotazioni ha quindi trasportato a valle i ragazzi, che calzavano scarpe inadeguate, non indossavano abbigliamento adatto all’ambiente invernale e portavano una sacca da viaggio a testa. 

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