Pezzi di Pizzo

Siccità!

Non so quanti hanno visto il film distopico di Paolo Virzì “Siccità“: un film disturbante, raffigurante un contesto in cui a Roma non piove da 3 anni, la gente è allo stremo, perde la testa, le file con i bidoni sono controllate dalla polizia. Questo potrebbe succedere a breve in Sicilia, siamo già al secondo anno di una realtà che supera la fantasia.

L’agricoltura è allo stremo, gli invasi vuoti, la rete colabrodo, i Consorzi di Bonifica servono solo 4 precari e trattoristi. Non c’è acqua in Sicilia, non piove più, e quando lo fa, o fa danno, vedi la peronospora, o sprechiamo il prezioso liquido. Nelle città, nonostante qualche titolone dei giornali, continuiamo sprecare il prezioso liquido, le piscine sono piene, per chi ce l’ha, e le docce sono regolari, per chi le fa. Ma tra poco, il mondo in cui aprivamo i rubinetti, e usciva H2O, potrebbe diventare vintage. Se uno dovesse chiedere volete il Ponte o la Rete idrica, cosa risponderebbero oggi i siciliani? Ne hanno consapevolezza?

La Sicilia si sta velocemente desertificando a ritmi crescenti, ma la televisione non lo dice, ed i social sono pieni di altre scemenze. I contadini, che stanno scomparendo, lo sanno invece, ma nonostante marce ed allarmi non se li fila nessuno. Si parla di reti, invasi, dighe abbandonate, progetti e soldi persi, dissalatori, l’esercito e chi più ne ha più ne metta. Alcuni si attrezzano, magari la mafia lascerà un po’ da parte la munnezza e tornerà al vecchio mestiere dell’acqua.

Si parla e si discute di transizione digitale, ma qui manca il fondamentale elemento. Non c’è più acqua, né azzurra né chiara, che con le mani possiamo bere.

Così è se vi pare.

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