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Consorzi di Bonifica al fianco degli agricoltori in protesta, la lettera a Schifani

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Consorzi di Bonifica al fianco degli agricoltori in protesta, la lettera a Schifani

Redazione  |
mercoledì 14 Febbraio 2024

Dalla crisi idrica alla carenza di organico: i Consorzi scrivono a Schifani per fare il punto.

Consorzi di Bonifica in protesta a Palermo a supporto degli agricoltori: si chiedono infrastrutture migliori, supporto ai lavoratori e il superamento dell’ormai perenne crisi idrica.

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La protesta

Sono giorni “concitati” e carichi di tensione, e non solo in Sicilia: in tutta Europa è in corso la cosiddetta protesta dei trattori, figlia di una crisi del settore dell’agricoltura che gli addetti ai lavori non vogliono più vedere passare in secondo piano nella lista di priorità della politica.

L’appello degli agricoltori ha raggiunto perfino Sanremo. In Sicilia, la Sifus – a nome dei Consorzi di Bonifica – elenca in una lettera al presidente Schifani tutte le priorità che la politica deve affrontare al fine di supportare dei lavoratori essenziali per l’economia siciliana.

Consorzi di Bonifica in protesta per gli agricoltori, la lettera

“La scrivente organizzazione sindacale, sempre attenta alle necessità oggettive del territorio, con la presente intende porre la giusta attenzione de ruolo strategico dei Consorzi di Bonifica, nella regimazione e vettoriamento delle acque, tenendo conto che la struttura operativa dei Consorzi di Bonifica in Sicilia è dotata di organico di grande valenza”.

“In particolare, a livello di ufficio tecnico il personale è in condizioni di produrre progetti di qualità e in tempi limitati, come – solo per citare i casi più recenti nel Consorzio di Bonifica mandatario senza rappresentanza di Catania – dimostrano i progetti approvati e finanziati dal CIPESS 2022 (n. 2) e dal PSR 2014-2022 (n. 4); a livello di personale operativo sul campo, questo – fra l’altro incrementato nel numero in conseguenza dell’avviato turnover – è in possesso di qualifiche utili alle necessità manutentive in corso di irrigazione, purché venga adeguatamente supportato dalla disponibilità di mezzi d’opera, veicoli per gli spostamenti, ricambistica e quant’altro, ed è altresì abituato all’espletamento del servizio anche in condizioni ambientali particolarmente gravose, come accaduto durante le ondate di calore delle ultime stagioni estive”.

Protesta degli agricoltori, il punto sulla crisi idrica in Sicilia

“Peraltro, tenuto conto che l’incipiente stagione irrigatoria sarà caratterizzata da elevatissimo deficit di risorsa idrica, occorrerà sfruttare eventuali periodi di erogazione dell’acqua anche al di fuori dell’ordinario orario di lavoro, le maestranze sono disponibili sin d’ora a operare sulla base di turni e/o di reperibilità h24 e alla immediata disponibilità al lavoro, sempre che l’assessore all’agricoltura e l’Ente consortile ‘commissariato’ attraverso nomina di Commissari straordinari indicati direttamente dall’assessore al ramo, siano propensi ed abbiano la possibilità di organizzare l’attività in tal senso”.

“D’altronde quest’anno 2024 la legge di stabilità finanziaria è stata pubblicata in gurs n°3 del 31 gennaio 2024 e contengono tra l’altro nell’articolo 7 e 50 le misure economiche e le condizioni necessarie a attuare il principio del turnover attraverso l’art. 60 lr 9 del 15 aprile 2021 per immettere al lavoro circa 250/280 unità professionali al lavoro con contratto a tempo indeterminato per far fronte alla carenza di organico previsto dai POV (Piano di Organizzazione Variabile) e alle necessità di cui in oggetto, oltre che avere a disposizione una copertura economica sul capitolo di spesa 147320 che permetterà di garantire una maggiore e continua presenza di lavoratori che non potranno contare sul turnover, ma su un numero cospicuo di giornate di lavoro oltre le previste gg. oo. (garanzie occupazionali) di 78 – 101 – 151 giornate”.

L’appello

La lettera dei Consorzi di Bonifica a supporto della protesta degli agricoltori c’è un appello a Schifani e a tutta l’Amministrazione regionale. “Inoltre, è di fondamentale importanza mantenere lo stesso grado di attenzione e obiettivo comune, affinché i disagi economici accusati nei comprensori irrigui di Agrigento e di Siracusa a seguito dei pignoramenti che hanno ingessato le attività consequenziali per la gestione irrigatoria del 2023, non si ripetano anche quest’anno, considerato che lo stesso disagio si sta vivendo in questi giorni nel Consorzio di Bonifica di Enna, fulcro strategico per l’accumulo delle risorse idriche ed irrigue negli invasi artificiali. La tempestività di risposta al territorio renderà più agevole il percorso verso il ripristino dell’agibilità democratica sul posto di lavoro, al contrario, il mancato confronto porterà a un crescendo di malumori e quindi di manifestazioni di dissenso sulle politiche agricole”.

Immagine di repertorio

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