Ad Enna, Gela e Acireale tre apparecchiature tac, acquistate per un milione di euro, non sarebbero mai state utilizzate
Tre Tac di ultima generazione dopo essere state acquistate e poi collaudate, sarebbero finite nel dimenticatoio, senza venir mai utilizzate a Enna, Gela e Acireale.
Il Codacons ha presentato un esposto-denuncia alle Procure di Catania, Enna e Gela, alla Procura generale della Corte dei Conti presso la Regione siciliana e all’Anac
L’associazione dei consumatori chiede che siano accertate “tutte le responsabilità di quanto accaduto”, considerati gli elevati costi – circa un milione di euro – per l’acquisto delle apparecchiature, accese soltanto una volta per il collaudo di rito e poi mai più adoperate nei tre ospedali.
“Danni enormi per i pazienti siciliani”
“Presi con i fondi Covid e consegnati questa estate dalle ditte appaltatrici – dice il Codacons -, dovevano essere a supporto delle tre strutture e dei pazienti siciliani costretti ad aspettare il proprio turno in lunghe liste d’attesa o costretti a sborsare fino a 250 euro per la Tac a pagamento. Ad Acireale la nuova Tac sistemata dentro il nuovo Pronto soccorso consegnato a ottobre resta ferma perché mancano gli arredi per utilizzare la sala”. “Assistiamo a danni enormi per l’utenza siciliana che conta sul servizio pubblico, mentre, invece, per gli incredibili ritardi i pazienti sono costretti a lunghe liste d’attesa o ad esami a pagamento”, conclude il presidente del Codacons Sicilia, Giovanni Petrone.