In Sicilia attese 60mila assunzioni in tre mesi, ma non si trovano i candidati

In Sicilia attese 60mila assunzioni in tre mesi, ma non si trovano i candidati
Giovani cercano lavoro

Il lavoro c’è ma non si trovano i candidati. Ne hanno parlato il rettore dell’università di Palermo, l’assessore alle Attività produttive e il direttore generale dell’assessorato alla Formazione

Tra gennaio e marzo attese quasi 60mila assunzioni in Sicilia

In Sicilia, nel periodo tra gennaio e marzo del 2022 è previsto un netto aumento delle opportunità di lavoro, con delle entrate complessive previste di 57.850 unità e una variazione di 16.200 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel 28% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 72% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Si concentreranno per il 70% nel settore dei servizi e per il 68% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 27% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (26%).

Le figure professionali più richieste in Sicilia

Nello specifico le figure attualmente più richieste in Sicilia sono: operai specializzati e conduttori d’impianti (34%), dirigenti specialisti e tecnici (27%), professioni commerciali e dei servizi (22%), profili generici (10%) e impiegati (7%). Nel prossimo mese, inoltre, saranno richieste 10.590 unità di personale nel settore dei servizi alla persona, 9.490 nel settore delle costruzioni e 8.300 nel commercio. Per i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio saranno ricercate 6.850 figure professionali. Infine, 7.310 persone saranno necessarie per hotel, ristoranti e servizi turistici in genere.

Il rettore di UniPa: “Investire su offerte formative più attraenti”

Il grido di allarme delle imprese è arrivato da ogni parte d’Italia, attualmente è l’Emilia Romagna a riscontrare maggiori difficoltà, ma anche in Sicilia siamo sulla stessa barca. Quindi in che modo si stanno muovendo le istituzioni per contrastare questo fenomeno? «Oggi si deve proprio cambiare la logica dei mestieri tradizionali, l’Europa ci sta dicendo che bisogna avere delle conoscenze multidisciplinari e trasversali, quindi noi dobbiamo investire sull’offerta formativa più attraente, che mantenedo l’impostazione classica dell’Università possa anche individuare dei corsi di studio innovativi. Un esempio su tutti potrebbe essere quello della sostenibilità ambientale per cui bisogna essere un po’ ingegneri, ecologisti, economisti e giuristi, ciò significa che lo studente deve cominciare ad avere una formazione professionale multidisciplinare» ha precisato a Qds il rettore di UniPa, Massimo Midiri.

Come la Regione vuole contrastare il fenomeno

«L’assessorato all’Istruzione e alla Formazione della Regione Siciliana ha già cominciato ad invertire questa rotta, infatti, la formazione è sempre più legata al mondo delle imprese e abbiamo portato avanti importanti iniziative, come quella dell’avviso 33 che ha rivoluzionato il modo di fare formazione – ha dichiarato Patrizia Valenti, dirigente generale dell’assessorato alla formazione regionale – Finanziamo la turnazione alle imprese in base al loro fabbisogno e abbiamo così ottenuto dei risultati veramente importanti. Basti pensare che, in alcuni casi, ben il 93% dei ragazzi che hanno frequentato questi corsi all’interno delle imprese sono stati poi assunti dalle stesse. Inoltre, con l’aggiornamento del repertorio delle qualifiche vogliamo invitare il mondo imprenditoriale a segnalare quelli che sono i profili professionali che servono oggi, in cui il mondo produttivo è in pieno cambiamento, in modo tale da permetterci poi di finanziare dei corsi per la formazione di questi ragazzi, formazione che sarà sempre completata da un periodo di tirocinio in impresa in maniera tale da valorizzare quelle che sono le competenze acquisite nell’attività pratica che effettivamente dovranno svolgere».

Incontro all’ITET Girolamo Caruso di Alcamo 

Tra le strategie che si portano avanti c’è anche la nascita di nuovi istituti specializzati in settori chiave, tra cui l’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Girolamo Caruso”, che ha ospitato l’evento “Le istituzioni politiche ed educative incontrano il mondo delle imprese”. L’incontro, moderato dalla giornalista Pamela Giampino, ha voluto Cogliere e creare nuove opportunità di sinergia tra mondo dell’impresa, istituzioni e mondo della formazione. Presenti anche l’assessore regionale alle Attività Produttive, Girolamo Turano; Massimo Midiri, rettore dell’Università degli Studi di Palermo; Domenico Surdi, sindaco di Alcamo.

Sonia Sabatino

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