Sicilia, allarme Confcommercio: 5-8% imprese Terziario a rischio

Sicilia, l’allarme di Confcommercio: a rischio chiusura 5-8% imprese del Terziario

Sicilia, l’allarme di Confcommercio: a rischio chiusura 5-8% imprese del Terziario

Redazione  |
martedì 07 Novembre 2023

"Le imprese del terziario di mercato hanno bisogno di aiuto perchè il rischio è che chiudano i battenti dal 5 all’8% delle attività"

“Le imprese del terziario di mercato hanno bisogno di aiuto perché, senza sostegni, il rischio è che, da qui alla fine dell’anno, chiudano i battenti dal 5 all’8% delle attività produttive esistenti sul territorio isolano”. L’allarme è stato lanciato stamani in occasione dei lavori della terza conferenza regionale di Confcommercio Sicilia al Verdura hotel di Sciacca (Agrigento). Dopo il saluto in video del presidente nazionale Carlo Sangalli, che ha evidenziato che la tipicità del territorio può diventare una efficace molla di promozione del territorio, il presidente regionale Gianluca Manenti ha lanciato la proposta degli Stati generali dell’economia isolana per “decidere le migliori strategie per il futuro e chiedere risposte al governo Schifani a nome di 45mila imprese associate”.

Il 15 novembre via al bando “Fare Impresa Sicilia”

E una prima risposta è arrivata dall’assessore regionale alle Attività produttive, Edi Tamajo, il quale ha annunciato che dal 15 novembre sarà pubblicato l’avviso del bando ‘Fare Impresa Sicilia’, che sarà visibile per sessanta giorni. Dal 15 gennaio, invece, sarà possibile già presentare le prime richieste, da 50 a 300mila euro, con un contributo a fondo perduto sino al 90 per cento. La dotazione finanziaria iniziale ammonterà a 26 milioni di euro. A porre una serie di questioni per le imprese del terziario di mercato, comprese quelle concernenti l’abbigliamento con scorte ancora in magazzino a causa delle elevate temperature di queste ultime settimane, sono stati il vicepresidente nazionale Confcommercio Sicilia, Patrizia Di Dio, il presidente provinciale di Agrigento, Giuseppe Caruana, e il presidente di Unioncamere, Pino Pace, per i quali, attraverso l’organizzazione di categoria, c’è “la grande opportunità di essere punto di riferimento per un fruttuoso raccordo tra i territori, mettendo a regime tutte le nostre capacità di fare rete”.

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