In Sicilia aumentano assunzioni occasionali e crollano indeterminati

In Sicilia aumentano le assunzioni occasionali e crollano gli indeterminati: i dati Inps

In Sicilia aumentano le assunzioni occasionali e crollano gli indeterminati: i dati Inps

Michele Giuliano  |
domenica 05 Maggio 2024

Sull'isola nel 2023 sono state 388.858 le assunzioni a tempo determinato, che siano a termine, per apprendistato, stagionali, in somministrazione o con contratto intermittente

Il posto di lavoro a tempo indeterminato per i siciliani è sempre più un miraggio. Se le assunzioni crescono di poco, tra queste aumentano quelle occasionali. Lo dicono i dati dell’Osservatorio del precariato dell’Inps: in Sicilia nel 2023 sono state 388.858 le assunzioni a tempo determinato, che siano a termine, per apprendistato, stagionali, in somministrazione o con contratto intermittente. Le stesse categorie, nel 2022, avevano contato 374.849 nuovi ingaggi. Al contrario, le assunzioni a tempo indeterminato diminuiscono, passando da 83.882 del 2022 a 80.279 del 2023. Parlando in termini percentuali, se in totale le assunzioni lo scorso anno sono cresciute del 2,2%, i contratti a tempo determinato sono cresciuti del 3,6%, mentre quelli a tempo indeterminato calano del 4,5%. Le situazioni peggiori riguardano Palermo, dove il tempo indeterminato cala del 12,5%, e Agrigento, al -10,4%. Ancora, Trapani scende del 9,9%.

In crescita Messina e Catania

Rimanendo sempre sulle assunzioni a tempo indeterminato, le nuove attivazioni crescono a Messina, al 5,4%, e a Catania, al 4,8%. Per tipologia di contratto, il numero maggiore riguarda i contratti a termine, che nel 2023 arrivano a 279.574, contro i 268.537 dell’anno precedente. Scendono invece le assunzioni in apprendistato, che passano da 14.668 a 13.799. In discesa anche le assunzioni in somministrazione e le assunzioni a contratto intermittente. In crescita, invece, le assunzioni stagionali, che passano da 58.555 del 2022 a 62.789 del 2023. Complessivamente, in tutta la penisola, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 8.175.000, pressochè stabili rispetto al 2022 e comunque superiori al livello raggiunto prima dell’emergenza sanitaria da Covid 19, vale a dire nel 2019. Come in Sicilia, in flessione rispetto al 2022 risultano le assunzioni di contratti in somministrazione al -6%, in apprendistato al -5%, e a tempo indeterminato al -3%.

Crescono le assunzioni a tempo determinato

Tutte le altre tipologie registrano una leggera crescita: lavoro intermittente +5%, tempo determinato +3% e stagionali +1%. Per quanto riguarda le tipologie orarie l’incidenza del part time, sia orizzontale che verticale, è rimasta sostanzialmente stabile sia per l’insieme delle assunzioni a termine, dei quali rappresenta circa il 37%, che per quelle a tempo indeterminato, al 33%. Diverse le agevolazioni di cui hanno usufruito le imprese. In particolare, segnano un incremento l’esonero donne (+1%), la decontribuzione Sud (+6%) e l’esonero giovani (+26%); in flessione risulta l’insieme delle altre misure (-54%). L’agevolazione “Decontribuzione Sud” si conferma come l’agevolazione di maggior impatto, quantomeno per il numero di dipendenti coinvolti.

Tante le agevolazioni per le imprese che assumono personale

Nello specifico, esonero donne prevede l’esonero dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e dei contributi all’Inail, nella misura del 100%, nel limite massimo di 8 mila euro per i datori di lavoro privati che assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del reddito di libertà. Esonero giovani, invece, prevede un esonero contributivo del 50% per 3 anni, nel limite di 3.000 euro annui, per l’assunzione di ragazzi e ragazze sotto i 30 anni. Il bonus decontribuzione Sud, infine, prevede un esonero contributivo massimo del 30% in favore dei datori di lavoro privati, con sede in una delle regioni del Mezzogiorno, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente.

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