Dopo undici anni, il deputato regionale del Pd Anthony Barbagallo lascia l’Ars per la Camera, dove ricopre il ruolo di capogruppo dem alla Commissione Trasporti. “Questo è un saluto sentito e colmo di emozione, molta di più di quella che provai nel mio primo giorno da deputato in quest’Aula – ha detto oggi nel suo ultimo intervento a Sala d’Ercole – Per questo voglio subito rinvolgere un ringraziamento a tutti i colleghi deputati con cui ho lavorato in questi anni, con un pensiero per coloro che non ci sono più, in particolare al compianto Lino Leanza. E ricordo tutti i presidenti dell’Ars, Giovanni Ardizzone, Gianfranco Miccichè e il neo presidente Gaetano Galvagno su cui confidiamo per un’Ars sempre più incisiva. Ringrazio anche il governo e i suoi rappresentanti in Aula”.
Il deputato: “Non sempre dialogo funzionale tra governo e parlamento”
Nel suo saluto, Barbagallo ha lanciato anche alcuni spunti di riflessioni “su cui avviare dei percorsi di rinnovamento”. “A partire dall’elezione diretta del presidente della Regione che – ha sottolineato – certamente non ha portato benefici sulla efficienza dell’azione politica e sui risultati di governo. Non sempre c’è stato un dialogo funzionale tra governo e parlamento e a questo bisogna porre rimedio”. Poi l’autonomia differenziata, “ma oggi più che mai si deve affrontare il tema di un’autonomia speciale che non è stata mai esercitata, è stata esercitata male o non ci sono i soldi per attuarla adeguatamente”. Infine “non può esistere un parlamento che funziona soltanto un giorno e mezzo a settimana. Così come, per quanto riguarda gli atti ispettivi è necessario un governo che risponda celermente e lavori d’Aula più spediti”.

