Sicilia, dopo Natale il caro-voli aleggia su Pasqua: i prezzi attuali

Dal nodo rimborso al turismo: dopo Natale, il fantasma “caro-voli” in Sicilia aleggia su Pasqua

Dal nodo rimborso al turismo: dopo Natale, il fantasma “caro-voli” in Sicilia aleggia su Pasqua

Marco Cavallaro  |
mercoledì 01 Gennaio 2025

Nell'Isola, anno dopo anno (e una festività dopo l'altra), il tema del "caro-voli" torna sempre caldo e più spietato che mai.

Più che un dolce rientro a casa, tra i residenti che vivono fuori dall’Isola c’è ormai chi la considera una vera e propria “tassa di ricongiungimento familiare”. In Sicilia, anno dopo anno (e una festività dopo l’altra), il tema del “caro-voli” torna sempre caldo e più spietato che mai.

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Certamente di enorme successo le iniziative “last-minute” ideate dalla Regione siciliana per contrastare il folle prezzo dei biglietti aerei in occasione delle festività di Natale – come il noto “Sicilia Express” (QUI il nostro approfondimento) – tutto ciò non basta a soddisfare una richiesta degli utenti legittimamente elevata, con migliaia di siciliani che desiderano tornare nell’Isola per trascorrere del tempo in famiglia. Fattore che, al giorno d’oggi, sembra essere diventato un lusso per pochi durante le festività. E se per l’appena trascorso Natale (e Capodanno) il sacrificio dei siciliani che vivono fuori dall’Isola è stato enorme (biglietti fino a 500 euro A/R da Milano o Bologna), per Pasqua c’è già da preoccuparsi.

“Caro-voli”, la prima proiezione su Pasqua

A proposito di Pasqua (il prossimo 20 aprile), quanto costerebbe oggi trascorrere le vacanze in Sicilia durante quel periodo? Per chi vive fuori e desidera passare le vacanze in famiglia, anche questa volta ci sarà da spendere. Senza citare alcuna compagnia aerea nel dettaglio e prendendo come riferimento il periodo che va da sabato 19 aprile a lunedì 21 (Pasquetta), abbiamo effettuato delle simulazioni di viaggio sulle tratte aeree più gettonate dai siciliani, ovvero quelle con base di partenza da Milano, Bologna Roma e con destinazione Catania/Palermo.

I voli per Catania

Tra le basi di partenza scelte, così come accaduto per Natale gli aeroporti di Milano (Linate/Malpensa e anche Orio) e Bologna si confermano i più cari per i siciliani. Con ben tre mesi abbondanti di anticipo rispetto alla desiderata data di partenza, un diretto A/R da Milano a Catania nel periodo precedentemente indicato va attualmente da un minimo di 176 euro a circa 195 euro, bagaglio escluso.

Proprio come a Natale, però, il tanto contestato algoritmo punisce la partenza da Bologna più di ogni altra destinazione. Per un diretto A/R Bologna-Catania nei giorni che vanno dal 19 al 21 aprile 2025, la spesa attuale sarebbe di 250 euro circa, ma si può anche arrivare ai 269 euro. In alternativa, la più economica (ma con orari considerati scomodi, come il ritorno all’alba) a circa 160 euro. Per Roma, invece, per il momento un diretto A/R per Catania tocca quota 100 euro, senza superarla.

Su tutte le tratte indicate, le tariffe attuali variano lievemente verso l’alto in caso di ritorno al 22 di aprile, con un picco di 270 euro per il Bologna-Catania A/R.

I voli per Palermo

E per Palermo? Anche qui, il discorso è molto simile a quello visto a Natale. Con oltre tre mesi di anticipo dal solito periodo ricercato (19-21 aprile 2025), un Milano-Palermo oscilla tra i 186 e i 198 euro con il solo zainetto a bordo. Da e per Bologna, non si scende sotto i 200 euro: 218, 234 o 252 in base agli orari più consoni a ognuno. Roma, invece, poco al di sopra dei 100 euro per il Falcone e Borsellino di Palermo nel periodo di Pasqua.

L’ostacolo al turismo, interviene Confcommercio

La problematica legata al “caro-voli” da e per la Sicilia non colpisce soltanto i residenti nell‘Isola, ma anche il settore del turismo. Inoltre, a differenza del residente che può esercitare il proprio diritto di rimborso parziale del biglietto aereo, tutto ciò non coinvolge il turista. Quest’ultimo, per raggiungere la Sicilia è dunque costretto a pagare una cifra di enorme portata, specialmente se durante i periodi delle festività.

Sul tema, recentemente intervenuto anche il presidente nazionale di Confcommercio – Imprese per l’Italia, Carlo Singalli. Nel corso del suo intervento, il dirigente ha sottolineato l’esigenza dell’Isola di ricorrere a soluzioni strutturali per affrontare una situazione che penalizza tutti: residenti, imprese e turismo. “Non è accettabile che andare in Sicilia costi più, in proporzione, che volare su New York” – tuona Singalli.

“Registriamo grosse difficoltà per le agenzie di viaggio che lavorano sulle tratte nazionali o sull’incoming che poi prevede spostamenti interni al nostro Paese. E tutto ciò al netto delle iniziative che il governo della Regione ha avviato, limitatamente a questo periodo, per cercare di contenere i costi” – ha spiegato nel suo recente discorso. Poi, ancora: “Anche le iniziative attivate dalla Regione Siciliana contro il “caro voli” andrebbero, dunque, rafforzate con interventi strutturali e di sistema di cui possano beneficiare pure i viaggiatori non residenti”. Come detto da Singalli, si tratta di una questione che riguarda “le ambizioni di rilancio del nostro settore turistico”. Oltretutto, il rischio è anche quello di “creare pesanti problemi alle dinamiche di consumo in capo alle famiglie costrette a fare i conti con un mercato tutt’altro che sano e competitivo” – conclude il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Singalli.

Il nodo rimborso

Infine, altro nodo legato al tema del “caro-voli” è quello del rimborso per i residenti. Non nella sostanza, ma nell’incertezza della sua eventuale conferma oltre che nelle sue tempistiche. Come sottolineato dalla Regione siciliana, gli sconti del 50% riguardo al “caro-voli” per il periodo natalizio (dal 7 dicembre in poi) possono essere ottenuti direttamente “al momento dell’acquisto sui siti web delle compagnie aeree che hanno sottoscritto la convenzione con la Regione. Oppure – si spiega- si può richiedere il rimborso successivamente al viaggio, caricando la carta d’imbarco sul portale del Dipartimento delle Infrastrutture (siciliapei.regione.sicilia.it/bandocarovoli)”. 

Tutto ciò, però, con quali tempistiche? Anche in questo caso, una problematica segnalata da diversi utenti riguarda proprio i termini dell’erogazione dell’atteso rimborso. Ottima e ben accolta dai passeggeri la manovra della Regione – che ha raddoppiato la percentuale di rimborso per i residenti (dal 25 al 50% in occasione del Natale) – quali sono i margini di miglioramento rispetto a una tempistica attualmente piuttosto elevata (qualche mese di attesa)?

A tal proposito, la redazione del Quotidiano di Sicilia ha provato (senza successo) ad accogliere un parere dell’Ass. Alessandro Aricò sulla vicenda. Il nostro giornale, resta a totale disposizione degli esponenti regionali per esaminare nel dettaglio il tema del “caro-voli” e tracciare insieme gli scenari in vista del futuro, a partire dalle già “preoccupanti” festività pasquali.

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