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Sicilia, l’inflazione non si ferma: stangata per vacanze e spesa, ecco le città più care

Sicilia, l’inflazione non si ferma: stangata per vacanze e spesa, ecco le città più care
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A confermare tutto ciò sono i dati Istat che dimostrano come l’inflazione di fondo resta invariata al +2,0%, ma che cresce in settori determinanti per milioni di famiglie nell’Isola e in Italia

A luglio 2025 l’indice dei prezzi al consumo, anche e soprattutto in Sicilia, ha fatto registrare diversi aumenti nel settore alimentare e in quello dei trasporti. A confermare tutto ciò sono i dati Istat che dimostrano come l’inflazione di fondo resta invariata al +2,0%, ma che cresce in settori determinanti per milioni di famiglie nell’Isola e in Italia.

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La crescita dell’inflazione a Luglio

A luglio 2025 l’inflazione è rimasta stabile all’1,7%, per effetto di dinamiche opposte dei prezzi dei diversi aggregati. Tra i beni, si accentua la flessione tendenziale dei prezzi degli Energetici (-3,4% da -2,1% di giugno) e accelerano i prezzi nel settore alimentare (+3,7% da +3,3%). Nel comparto dei servizi, si registrano tensioni sui prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,3% da +2,9%) e dei Servizi vari (+2,2% da
+1,6%), mentre decelerano quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+2,7% da +3,2%). A luglio il tasso di variazione su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” sale (+3,2% da +2,8%). L’inflazione di fondo resta invariata a +2,0%.

L’indice dei prezzi al consumo a Palermo: il report

A Palermo l’indice dei prezzi al consumo nel mese di luglio ha fatto registrare una variazione congiunturale pari a +0,2% (-0,5% il mese precedente). Rispetto a luglio 2024 la variazione tendenziale è pari a +1,2% (+1,4% il mese precedente). Questo è quanto rileva l’ufficio Statistica del Comune, che ha reso noti i dati definitivi dei prezzi al consumo a Palermo nel mese di luglio 2025.

L’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a +0,9% (+1,2% il mese precedente); l’indice relativo ai servizi ha fatto registrare una variazione annua pari a +1,9% (+1,8% anche il mese precedente).

L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, a luglio è risultata pari a +1,8% (il mese precedente era +1,7%). Al netto dei soli beni energetici, l’indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare una variazione tendenziale del +2,0% (+1,9% il mese precedente). L’indice dei prezzi al consumo relativo ai prodotti acquistati con maggiore frequenza ha fatto registrare una variazione rispetto all’anno precedente pari a +2,5% (+2,2% il mese precedente).

Codacons, Rienzi: “Estate 2025 salata per gli italiani”

“L’estate 2025 sarà particolarmente salata per gli italiani, e dall’Istat arriva oggi la conferma dei fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico – afferma il presidente di Codacons Carlo Rienzi – Rincari che portano una fetta crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze estive, con circa un italiano su 2 (il 49%) che quest’anno non si concederà una villeggiatura”.

Le città più care a luglio 2025

Ma in quali città la vita attualmente costa di più in termine di spesa nei settori già citati sopra? Ecco l’elenco dei capoluoghi di provincia, secondo il rapporto stilato dall’Unione nazionale consumatori, in cui l’inflazione è in crescita:

  • Rimini: +2,8%
  • Padova: +2,3%
  • Napoli: +2,3%
  • Bolzano: +2,2%
  • Trieste: +2,1%
  • Bari: +2,0%
  • Verona: +2,0%
  • Bologna: +1,9%
  • Venezia: +1,8%
  • Genova: +1,8%
  • Reggio Calabria: +1,8%

In questa classifica non mancano anche le città siciliane: Catania è la città che registra il maggior tasso di crescita dell’inflazione in Sicilia con +1,4%, seguono Messina e Palermo con l’1,2%. Il tasso regionale, invece, si attesta al +1,4%, il leggera crescita rispetto a giugno scorso.

Le città più risparmiose: Trapani settima in classifica

Viceversa, l’Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica delle città in cui si risparmia di più. Nella classifica vediamo Sassari (+0,9%, + 179 euro), Aosta (+0,7%, +194 euro), Brindisi (1%, +197 euro), al settimo posto Trapani (+0,9%, +208 euro), poi Reggio Emilia (+0,8%, +220 euro) e Caserta (+1%, +221 euro). Chiude la top ten delle migliori, con 233 euro, Catanzaro (+1,2%).