Sicilia, la pandemia ha ucciso la Cultura: i dati - QdS

Sicilia, la pandemia ha ucciso la cultura: famiglie in fuga da spettacoli, crollano i turisti

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Sicilia, la pandemia ha ucciso la cultura: famiglie in fuga da spettacoli, crollano i turisti

Salvatore Rocca  |
giovedì 14 Luglio 2022

Preoccupanti per la Sicilia i dati diffusi da Federculture. La nostra Isola ha risentito enormemente del peso della pandemia per quanto riguarda il settore della cultura

Una vera e propria ecatombe. Non sono positivi i dati contenuti all’interno del 18esimo Rapporto Annuale Federculture presentato oggi al Ministero della Cultura a Roma, per quanto concerne l’occupazione nel settore cultura nel nostro Paese e altri indicatori.

Secondo le informazioni contenute nel report, nel periodo 2019/2021 (contraddistinto dall’emergenza pandemica da Covid-19) l’occupazione culturale è diminuita di 55mila unità, con un tasso negativo del 6,7%.

Occupazione cultura, under35 i più colpiti

Durante questo triennio, la scure nel settore ha riguardato per la maggior parte la fascia degli under35 (-12,6%). Dato poco confortante anche quello che riguarda la fascia di età intermedia dei 35-54enni, con il -12,1%.

Numeri negativi emergono anche quando si osserva il dato del decremento dell’occupazione culturale sul territorio rispetto all’occupazione nel suo complesso.

Per quanto riguarda il Sud, infatti, si riscontrano i dati del -5,4% e del -2,1%. Andamento allineato a quello del Nord Italia (-9,4% contro -2,5%). Meno impattante, invece, il dato del Centro (-1,3% e -2,6%)

Spesa mensile in cultura, i siciliani investono poco

Osservando la spesa media mensile delle famiglie in ricreazione, spettacoli e cultura, si registrano indicatori decisamente preoccupanti per quanto riguarda la Sicilia.

La nostra Isola, dove si registra un’incidenza bassa, si piazza infatti al terzultimo posto tra le Regioni italiane nell’anno 2020. La spesa si attesa sui 59,11 euro al mese, cifre molto lontane rispetto a quelle investite dalle famiglie in Lombardia (primo posto con Lombardia 133,87 euro) o Trentino-Alto Adige (131,83 euro).

Tra il 2019 e il 2021, la spesa media mensile in Sicilia è scesa del 13,0%. Nel dettaglio, su 100 persone nell’anno 2021 appena 2,3 hanno preferito il teatro, 5,2 si sono recati a visitare musei e mostre, mentre 10,7 hanno scelto il cinema (terzo dato migliore tra le Regioni). Appena 6,7 i cittadini che hanno approfittato di siti archeologici e monumenti.

Crollo dei viaggiatori stranieri in Sicilia

In forte ribasso anche la spesa dei viaggiatori stranieri in Sicilia. Nell’anno dell’esplosione della pandemia, l’Isola è stata la seconda Regione d’Italia a soffrire maggiormente dell’assenza dei turisti. Federculture evidenzia infatti un crollo del -67%, secondo soltanto al dato del Lazio (-71%).

Art bonus, in Sicilia donazioni in crescita ma…

Per la Sicilia, inoltre, si mantiene ancora ampio il divario con altre Regioni del Nord per quanto riguarda il ricorso all’Art bonus, il credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro che imprese e privati cittadini elargiscono a favore del mondo della cultura.

Nel 2019 la Sicilia registrava un’erogazione pari a 802.993 euro. Briciole rispetto alle entrate registrate da Lombardia (161.852.615 euro), Piemonte (57.222.297 euro) e Veneto (52.684.366 euro).

Il dato del 2021, per l’Isola, parla di una crescita fino a 1.739.499 euro, cifra raddoppiata rispetto ai precedenti 24 mesi ma pur sempre distante dalle realtà del Nord, dove l’erogazione dei privati è cresciuta ulteriormente (nel caso della Lombardia si parla di 250.362.019 milioni).

Per visualizzare i dati completi è possibile consultare il report ufficiale pubblicato sul sito di Federculture (clicca qui).

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