Home » Natale in Sicilia in zona gialla o arancione, chi rischia, le regole

Natale in Sicilia in zona gialla o arancione, chi rischia, le regole

Natale in Sicilia in zona gialla o arancione, chi rischia, le regole

in questo momento la Sicilia, nella risalita del covid, sembra una delle regioni messe meglio. Dopo il disastro dell’estate, l’Isola ora è nettamente dietro quelle del nord, ma a Natale…

Tutti fanno gli scongiuri, parlano in silenzio, sussurrando, ma in questo momento la Sicilia, nella risalita del covid, sembra una delle regioni messe meglio. Dopo il disastro dell’estate, l’Isola ora è nettamente dietro quelle del nord, e si prepara ad un Natale in bianco. Anche se non è detto.

Tutti hanno nella mente cosa successe lo scorso anno, quando nonostante moltissimi giorni praticamente in lockdown e con restrizioni dure, i contagi aumentarono a dismisura a gennaio.

“Prevenire è meglio che durare”, diceva uno spot di qualche anno fa, e già Musumeci con un’ordinanza ha messo l’obbligo di mascherina all’aperto e i tamponi obbligatori a chi arriva da determinati paesi. Insomma la Sicilia è praticamente già in zona gialla, ma la domanda è: arriveranno ulteriori restrizioni? Generalizzate, difficile, ma per qualche comune potrebbero scattare. E in cinque passeranno già sicuramente un Natale in zona arancione.

Già in zona arancione

I Comuni di Castrofilippo (in provincia di Agrigento), Marianopoli (Caltanissetta), Motta Sant’Anastasia (Catania), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina) da sabato 18 a lunedì 27 dicembre saranno in “zona arancione”. Lo prevede l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe. Il provvedimento è stato preso a causa dell’alto numero di positivi in rapporto ai vaccinati. Le misure restrittive antiCovid sono attualmente in vigore (fino al 20 dicembre) anche a San Michele di Ganzaria e Militello in Val di Catania (nella provincia etnea) e Itala, nel Messinese.

Chi rischia

Nel periodo tra il 6 e il 12 dicembre, sono saliti a 61 comuni i centri con un tasso d’incidenza superiore a 250 nuovi casi per 100.000 abitanti. Di questi 61, già in 8 sono in arancione, quindi ne rimangono 53 a forte rischio. Sotto la mappa di chi rischia.

Natale in Sicilia in zona gialla o arancione, chi rischia, le regole

Le nuove regole per la zona gialla

Dal 6 dicembre, esta l’obbligo di mascherina all’aperto; nei ristoranti al chiuso si può stare al massimo quattro persone.

Chi ha il green pass «rafforzato» potrà:
— Stare al ristorante al chiuso senza limiti di persone al tavolo;
— Andare in discoteca.

Le nuove regole per la zona arancione

Non si può uscire dal Comune di residenza, se non per motivi di lavoro, necessità, urgenza (ma il divieto non vale per chi ha il «super green pass»).
Tutte le attività rimangono aperte, ma quelle per cui — fino all’entrata in vigore del nuovo decreto — era prevista la chiusura saranno accessibili soltanto per chi è vaccinato o guarito (cioè solo per chi ha il «super green pass»).
Con il green pass «base»
— non si potrà andare al ristorante: bisognerà limitarsi a prendere il cibo da asporto.
Chi ha il green pass «rafforzato» potrà anche:
— Muoversi liberamente, anche fuori dalla propria regione;
— Andare al bar e al ristorante;
— Andare in palestra e nelle piscine al chiuso;
— Andare al cinema e al teatro;
— Prendere gli impianti da sci;
— Entrare alle fiere e ai convegni;
— Andare nei parchi di divertimento;
— Andare alle terme.

L’epidemia in Sicilia

Sono stati 6.168 i nuovi casi registrati nella settimana appena trascorsa, tra il 6 ed il 12 dicembre, con una sensibile ripresa della crescita dell’incidenza sul territorio regionale, pari al 30 per cento rispetto alla settimana precedente.

L’incidenza cumulativa settimanale si è attestata al valore di 127 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Il rischio più elevato, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si è registrato nelle province di Caltanissetta (192,64/100.000 abitanti), Messina (173,8), Catania (162,2) e Trapani (159,7).

Il trend in incremento si è manifestato in tutte le fasce d’età, ma quelle che hanno continuato a sostenere la curva epidemica si collocano tra i 6/10 anni (295/100.000) e 11/13 anni (258,7/100.000) con un’incidenza più che doppia rispetto alla media della popolazione generale. In aumento, anche, il numero dei focolai che sono passati dai 1.881 della settimana precedente agli attuali 2.109.