Sicilia nella morsa della siccità: il report sugli invasi quasi vuoti

Sicilia nella morsa della siccità, ecco le Regioni del Sud con gli invasi quasi vuoti

Stefano Scibilia

Sicilia nella morsa della siccità, ecco le Regioni del Sud con gli invasi quasi vuoti

Redazione  |
giovedì 25 Luglio 2024

Il quadro tracciato è davvero drammatico

L’Anbi, associazione dei consorzi di bacino, ha lanciato il suo allarme: “Tre settimane ancora e non ci sarà più acqua per l’agricoltura nel Centrosud”. Nel report settimanale viene sottolineato che le regioni italiane particolarmente esposte a questo problema sono Puglia, Abruzzo e Sicilia, luoghi dove gli invasi sono quasi vuoti.

Tuttavia vengono segnalate situazioni gravi anche in Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio. Il Norditalia viene descritto invece come “sovrabbondante d’acqua”, con laghi e fiumi al di sopra delle portate medie.

Sicilia nella morsa della siccità, la situazione

Sulla Sicilia, a fine giugno, le precipitazioni cumulate in 12 mesi sono state mediamente mm. 414, cioè 1 solo millimetro in più rispetto a quanto registrato durante la grande siccità del 2002. Su larga parte della Sicilia Orientale il deficit pluviometrico supera il 60% su base annua. Gli invasi regionali trattengono 267 milioni di metri cubi, il 38,21% del volume di riempimento autorizzato e 42% in meno sulla media del periodo nello scorso quindicennio.

Di questi, solamente 122 milioni di metri cubi sono realmente utilizzabili, al netto dei volumi utili alla fauna ittica, dell’interrimento e del cosiddetto “volume morto”. Sull’isola, 6 bacini su 29 non hanno più acqua utilizzabile, altri 6 hanno disponibile meno di un milione di metri cubi e 4 meno di due milioni.

Sicilia nella morsa della siccità, cosa succede in provincia

Il quadro tracciato è davvero drammatico. Gela non potrà ricevere alcun genere d’irrigazione, tutti i comuni della provincia di Caltanissetta stanno subendo riduzioni nella distribuzione idrica. Ad Enna l’acqua potabile viene erogata un giorno sì e due no. Nell’Agrigentino si sta cercando di salvare gli agrumeti, operando trasferimenti di risorsa irrigua. Nel Ragusano le sorgenti sono quasi prosciugate, come pure a Messina. Problemi anche a Palermo, dove si aspettano le determinazioni della cabina di regia.

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