Home » Sicilia, arriva la nuova strumentazione per il monitoraggio dei corpi idrici: ecco come verranno controllate le acque

Sicilia, arriva la nuova strumentazione per il monitoraggio dei corpi idrici: ecco come verranno controllate le acque

Sicilia, arriva la nuova strumentazione per il monitoraggio dei corpi idrici: ecco come verranno controllate le acque
Acqua – lavori rete idrica – Imagoeconomica

Partito l’investimento della Regione per potenziare le reti di controllo della qualità delle acque: il nostro approfondimento

Sarà la ditta Instrument Service srl di Bolzano a fornire la strumentazione per il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei in Sicilia, per un costo totale di quasi 41 mila euro. In particolare la fornitura e l’installazione costano 32 mila euro, a cui si aggiungono 7.200 euro di iva e 1.400 di spese di missione e incentivi per funzioni tecniche. I fondi sono quelli dell’operazione 3.1 “Potenziamento delle reti di monitoraggio quali quantitativo-acque sotterranee. Sostituzione della strumentazione vetusta per il monitoraggio corpi idrici”, di importo complessivo pari a 100 mila euro. Si procede così con questo primo tassello a potenziare il sistema regionale di controllo dello stato delle acque, così preziose da richiedere particolari attenzioni e cure.

L’obiettivo del monitoraggio

Il monitoraggio dello stato chimico delle acque sotterranee, definito secondo legge, ha come obiettivo la valutazione dello stato chimico qualitativo dei corpi idrici sotterranei individuati all’interno di un dato distretto idrografico, in modo individuare, in quelli identificati “a rischio” eventuali tendenze crescenti a lungo termine della concentrazione degli inquinanti indotte dall’attività dell’uomo. La European environment agency (Eea), l’agenzia europea per l’ambiente, definisce il monitoraggio ambientale come l’insieme delle misurazioni, valutazioni e determinazioni dei parametri ambientali, effettuato per prevenire possibili danni all’ambiente, ed è lo strumento fondamentale per la conoscenza e la gestione delle problematiche ambientali, a supporto della pianificazione, della valutazione, delle politiche ambientali.

Cosa farne dei dati?

Sulla base dei dati raccolti, infatti, la politica e le istituzioni potranno prendere le decisioni necessarie ed attivare gli interventi che si riterranno opportuni per la salvaguardia del bene comune. In Sicilia ad occuparsi del monitoraggio delle acque, che siano sotterranee, fiumi, invasi e marine, è l’Arpa Sicilia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Il decreto legislativo 152/06, che recepisce la direttiva della Comunità europea 2000/60/Ce, detta anche “Direttiva quadro sulle acque”, stabilisce, infatti, che i corpi idrici sotterranei significativi identificati su tutto il territorio nazionale debbano raggiungere l’obiettivo di qualità ambientale corrispondente allo stato di “buono”. Norma che inizialmente stabiliva come data limite il 2015 che però è stata prorogata.

Il decreto legislativo 30/2009

Questo buono stato deve essere raggiunto tanto sotto il profilo chimico-qualitativo, quanto sotto quello quantitativo, e stabilisce a tal fine che le Regioni adottino dei programmi di monitoraggio per il rilevamento dello stato qualitativo e quantitativo dei corpi idrici sotterranei. Ancora, entra in gioco il decreto legislativo 30/2009, che recepisce la direttiva della Comunità europea 2006/118/Ce, che stabilisce i criteri e la procedura da seguire per la valutazione dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei, i criteri da utilizzare per la valutazione del loro stato quantitativo ed i criteri da utilizzare per l’individuazione delle tendenze significative e durature all’aumento della concentrazione degli inquinanti nei corpi idrici sotterranei identificati come “a rischio”. La Regione ha l’obbligo di attuare le disposizioni della direttiva attraverso un processo di pianificazione strutturato in 3 cicli temporali: dal 2009 al 2015, dal 2015 al 2021 e dal 2021 al 2027. All’inizio di ciascun ciclo viene richiesta l’adozione di un piano di gestione del distretto.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI