La Sicilia agli ultimi posti per quanto riguarda le piste ciclabili. Il dossier di Clean Cities, FIAB, Kyoto Club e Legambiente che inchioda l'Isola.
In Italia crescono le piste ciclabili, ma in Sicilia rimangono ancora un tabù. Lo dice il dossier “L’Italia non è un Paese per bici” realizzato da Clean Cities, FIAB, Kyoto Club e Legambiente sulla situazione e la distribuzione delle piste ciclabili sul territorio italiano.
L’Italia mantiene un forte gap con le altre Nazioni europee, ma nelle principali città capoluogo tra il 2015 e il 2020, secondo i dati Istat, sono stati raggiunti 856 chilometri di ciclabili, con una crescita del +20,8%.
Nel dossier si sottolinea che “le ciclabili sono aumentate di quasi il 18% nei comuni capoluogo di provincia e di quasi il 30% nei Comuni capoluogo di città metropolitana”.
Piste ciclabili, Sicilia bocciata
La Sicilia, come detto, non brilla in queste classifiche. Per quanto concerne il rating delle infrastrutture ciclabili nelle città capoluogo, l’Isola viene nettamente bocciata.
In base ai dati aggiornati al 2020, tutte e nove le città isolane vengono inserite nella “classe G”, l’ultima categoria per quanto riguarda l’efficienza energetica.
Le piste ciclabili del futuro in Sicilia
Per quanto concerne la pianificazione di realizzazione di future piste ciclabili nei Comuni capoluogo di città metropolitane, Messina e Palermo hanno in previsione (così come contenuto nei PUMS) la creazione rispettivamente di 42 e 87 chilometri, che andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti (7 e 51 chilometri).
Per la città di Catania figurano al momento gli 8 chilometri di pista ciclabile dei quali il capoluogo etneo è dotato, ma non viene descritto un nuovo progetto che possa andare ad estendere il chilometraggio.