Dal 2019 a oggi, il numero di aziende agrituristiche in Sicilia è cresciuto del 26,8%: il dato più alto a livello nazionale. Ad attestarlo è il rapporto BES 2023 redatto da Istat e che segnala come la Sicilia continui a crescere sotto il profilo dell’attrazione turistica.
Nell’ultimo rapporto sul benessere equo e sostenibile del Paese la Sicilia esce con le ossa rotte per quanto riguarda i capitoli dell’istruzione e formazione e ancor di più del lavoro, ma presenta dei dati in netta controtendenza per quanto concerne gli agriturismi. L’anno di riferimento nell’elaborazione statistica è il 2019, ultima stagione prima dell’arrivo della pandemia e del cambiamento radicale di abitudini da parte dei consumatori, che prediligono adesso spazi aperti per loro vacanze e possibilmente a contatto con la natura.
Secondo l’Istat, la tendenza che si sta consolidando è quella di un’Isola ancor più a trazione turistica, come raccontano i dati che vedono la Sicilia diventare portabandiera del turismo in tutto il Paese anche per via di specifici comparti come quelli del turismo d’avventura. In Sicilia, spiega il rapporto BES, si investe non solo per chi sceglie questa meta per le proprie vacanze, ma anche per prendersi cura di terreni ormai in stato di abbandono: il più classico e preannunciato ritorno alla terra, qui, si sta concretizzando.
Nel confronto con il benchmark pre pandemico del 2019, i tassi di crescita più elevati per l’apertura di nuovi agriturismi si rilevano nel Mezzogiorno (+20,6% in Campania, +26,8% in Sicilia), dove l’agriturismo ha ancora molto margine di crescita. “Come il patrimonio museale periferico, anche l’agriturismo rappresenta una risorsa preziosa per contrastare l’abbandono e il declino economico delle aree interne. Più dell’80% delle aziende sono localizzate in comuni di collina o di montagna e, rispetto al 2019, il loro numero è in crescita in entrambe le zone altimetriche (rispettivamente del 5,3 e del 5,8%)”, spiega l’Istat.
La vitalità economica delle aziende agrituristiche – che rappresentano circa il 2% delle aziende agricole italiane, ma hanno realizzato nel 2022 un valore della produzione pari al 4,4% dell’intero comparto agricolo – è testimoniata anche dalla diversificazione dell’offerta di servizi. L’alloggio è offerto da circa quattro aziende su cinque, la metà delle aziende offrono servizi di ristorazione, il 24,3% la degustazione dei propri prodotti e il 49,6% altre attività (escursionismo, osservazioni naturalistiche, attività sportive, fattorie didattiche, corsi), in forma esclusiva o in combinazione con altri servizi.
Questa offerta di servizi, insieme agli asset costituiti dalle dotazioni locali del patrimonio paesaggistico, culturale e naturale, sostiene una robusta crescita del flusso turistico, che nel 2022 supera i 4 milioni di arrivi (+35,0% rispetto all’anno precedente e +8,5% rispetto al 2019) con oltre 15,5 milioni di presenze (+29,2% rispetto al 2021) e un rilevante apporto di ospiti stranieri (58,0% delle presenze, contro il 47,0% dell’anno precedente).
La crescita di turisti stranieri si è registrata soprattutto nella provincia di Messina, dove al di là delle classiche mete del crocierismo (con numeri record per Palermo e Messina, ndr), delle inflazionate rotte che conducono a Taormina e nell’arcipelago delle Isole Eolie, i turisti decidono di visitare il territorio per vivere delle nuove esperienze a stretto contatto con la natura.
Lo racconta ai microfoni del QdS Claudia Schepis, che si occupa della gestione dell’agriturismo Santa Margherita, situato sui Monti Nebrodi tra Messina e Palermo. “Maltesi, tedeschi, olandesi e una buona percentuale di belgi sono sempre stati la nostra principale fonte di turismo. Più di recente arrivano molte prenotazioni dal Nord Italia, dalla Svizzera o dagli Stati Uniti”, spiega Claudia.
A far crescere questo mercato ha contribuito anche il telefilm “The White Lotus”, una delle serie televisive più amate oltreoceano con la seconda stagione ambientata proprio nella provincia di Messina: “Sono in tanti a chiederci indicazioni per poter visitare proprio quelle zone, molti dicono di aver conosciuto la Sicilia proprio grazie a film e serie Tv”.
E su come il mercato stia cambiando subito dopo la pandemia, Claudia ha pochi dubbi: “Credo la gente sia diventata molto comodista: chiedono un posto dove poter andare in piscina, mangiare bene, dormire e godere di un panorama mozzafiato. Gli agriturismi sono perfetti per chi cerca tutto questo e eolti siciliani devono averlo compreso e scelto di investire in questo specifico settore”.
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