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Sicilia, razzia in un sito archeologico greco: denunciati cinque tombaroli

Sicilia, razzia in un sito archeologico greco: denunciati cinque tombaroli
furto beni archeologici

L’operazione ha permesso di risalire ai presunti autori di scavi clandestini in un sito archeologico di inestimabile valore.

Cinque uomini, di età compresa tra i 40 e i 67 anni, originari di Paternò e Belpasso, sono stati denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Randazzo, con il supporto del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, per il furto di beni culturali. L’operazione, frutto di indagini mirate e conoscenza capillare del territorio, ha permesso di risalire ai presunti autori di scavi clandestini in un sito archeologico di inestimabile valore.

Colpito un raro sito artigianale greco del IV secolo a.C.

Il complesso archeologico preso di mira si trova in Contrada Acquafredda-Imbischi, a Castiglione di Sicilia. Qui, nel 2023, l’Università di Catania, in collaborazione con la Soprintendenza etnea, aveva rinvenuto un raro impianto artigianale greco, comprendente una fornace per la ceramica. Un ritrovamento unico per la Sicilia, che ha attirato l’interesse del mondo accademico internazionale, ma anche quello di tombaroli senza scrupoli.

Scavi notturni e danni irreversibili alle stratigrafie

Dopo alcune segnalazioni e denunce da parte dei responsabili degli scavi, i Carabinieri hanno scoperto che l’area era già stata oggetto di scavi abusivi, nonostante le recinzioni di protezione. Gli scavi illeciti, effettuati presumibilmente di notte, avevano danneggiato le stratigrafie archeologiche, compromettendo dati scientifici preziosi.

Sequestrati metal detector, pale e reperti archeologici

Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire 7 metal detector perfettamente funzionanti, pale, picconi e numerosi reperti, tra cui 13 monete in bronzo e punte di freccia. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati per ulteriori accertamenti da parte della Soprintendenza di Catania, con l’obiettivo di stabilirne origine, autenticità e valore.

La denuncia all’Autorità Giudiziaria

I cinque uomini, tutti con precedenti specifici, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. L’azione di contrasto portata avanti dall’Arma dei Carabinieri sottolinea l’importanza della tutela del patrimonio storico e culturale, troppo spesso messo in pericolo da scavi clandestini che causano danni irreparabili ai siti archeologici.