È quanto si legge nella delibera approvata dal governo Musumeci che reputa "assolutamente non idonei" i quattro siti individuati dal Cnapi in Sicilia
La Regione “stoppa” il Nucleare in Sicilia. “Le quattro aree presentano caratteristiche fisiche, geomorfologiche, sismiche, culturali, infrastrutturali, ambientali e naturalistiche che risultano essere incompatibili con la proposta della loro individuazione quali possibili sedi del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”.
È quanto si legge nella delibera approvata dal governo Musumeci che reputa “assolutamente non idonei” i quattro siti individuati dal Cnapi in Sicilia.
La linea del governo è stata ribadita stamani dall’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro, durante un’audizione in commissione Territorio dell’Assemblea siciliana.
“La natura insulare, di per sé, rappresenta un elemento ostativo alla creazione di un Deposito di rifiuti nucleari” in Sicilia “in ragione del rilevantissimo rischio di incidente connesso al trasporto dei materiali radioattivi per via terra e per via mare”. Lo sostiene il governo Musumeci, contrario alla creazione del Deposito in uno dei quattro siti ritenuti potenzialmente idonei dal Cnapi.
Il governo ricorda che nell’isola “sono stati riconosciuti sette siti Unesco e due geoparchi Unesco, di cui uno proprio nel Parco delle Madonie, territorio di Castellana Sicula e Petralia Sottana”, due delle quattro aree individuate