In Sicilia i tempi medi di liquidazione dei rimborsi fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrata rientrano tra i più lenti tra le regioni italiane. Infatti, secondo un report stilato dal Centro studi di Unimpresa, l’Isola si colloca insieme a Valle d’Aosta e Lombardia con un tempo di attesa di 89 giorni. L’analisi mette in luce ritardi non sempre giustificati da elevati carichi di lavoro, ma spesso legati a inefficienze organizzative presenti in alcune sedi locali dell’Agenzia delle Entrate.
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Il report di Unimpresa
Per quanto concerne l’ammontare complessivo, i rimborsi erogati ai contribuenti raggiungono 19,47 miliardi euro, una somma distribuita così tra le Regioni:
- Lombardia (5,03 miliardi)
- Lazio (2,91 miliardi)
- Emilia-Romagna (2,22 miliardi)
- Centro operativo di Pescara (1,36 miliardi).
- Veneto (1,33 miliardi)
- Piemonte (1,26 miliardi)
- Toscana (1,08 miliardi)
La restanti regioni italiane, compresa la Sicilia, tutte si attestano tra importi compresi tra poche decine di milioni e circa 800 milioni.
Salustri: “Il fatto che Lombardia e Sicilia facciano registrare tempi simili e alti, dimostra che si tratta di organizzazione interna”
“È inaccettabile – dice il consigliere nazionale di Unimpresa Marco Salustri – che l’attesa per ricevere un rimborso fiscale vari da 44 a 90 giorni a seconda della regione di residenza. La disparità nei tempi di liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate fotografa un Paese a due velocità, dove i diritti dei contribuenti non sono garantiti allo stesso modo su tutto il territorio nazionale. I dati che emergono evidenziano non solo inefficienze strutturali, ma anche una fragilità amministrativa in alcune aree del Paese che non può più essere tollerata. Il fatto che regioni come la Lombardia e la Sicilia, con volumi di rimborsi molto diversi, facciano registrare tempi simili e alti, dimostra che non si tratta solo di carichi di lavoro ma anche di organizzazione interna“.
“Occorre un intervento strutturale – prosegue – che punti a digitalizzare ulteriormente i processi, rafforzare le dotazioni di personale nei territori più in difficoltà e introdurre criteri minimi di efficienza validi per tutta Italia. L’obiettivo deve essere un sistema fiscale che restituisca con tempestività ciò che è dovuto, senza penalizzare chi vive in determinate zone del Paese. Non esistono contribuenti di serie A e di serie B: la giustizia fiscale passa anche dalla velocità con cui lo Stato onora i suoi impegni”, conclude Salustri.
In Sicilia rimborsi ai contribuenti pari a 331 milioni ma con tempi di attesa di 89 giorni
Quindi, in Sicilia vengono registrati dei rimborsi pari a 331 milioni di euro, ma con dei tempi di attesa che si attesta intorno agli 89 giorni, un lasso di tempo di quasi tre mesi. Una situazione peggiore che si può riscontrare solo in Valle d’Aosta, dove di fronte a un importo di 19,7 milioni, si registra un tempo di liquidazione di 90 giorni. Altra storia in Friuli-Venezia Giulia o Umbria, dove i tempi di attesa rientrano tra i 40 e i 50 giorni.
Unimpresa: “Forti disomogeneità organizzative”
“Questo quadro rivela forti disparità territoriali non solo nei volumi di rimborso, che sono la conseguenza della diversa distribuzione della popolazione e della pressione fiscale, ma soprattutto nella capacità operativa delle strutture territoriali dell’Agenzia delle Entrate. In molte aree, tempi di lavorazione elevati non trovano giustificazione nei carichi di lavoro, segnalando disomogeneità organizzative che andrebbero corrette per garantire ai contribuenti, su tutto il territorio nazionale, lo stesso livello di efficienza e tempestività nel ricevere quanto loro spetta”, commenta Unimpresa.

