La Sicilia tenta il salto verso il Green deal europeo con l’obiettivo di divenire Hub di stoccaggio del Mediterraneo per energie pulite o rinnovabili. Strizzando l’occhio anche alla grande industria e non solo in ottica eolico off-shore. Per farlo, non intende però rinunciare del tutto a progetti connessi con la Carbon capture storage. Questo quanto prospettato al Quotidiano di Sicilia da Calogero Giuseppe Burgio, responsabile del Dipartimento Energia della Regione Siciliana.
Ma se il sipario è stato aperto su un mondo di progetti, ostacoli e prospettive che ruotano attorno alla cattura della Co₂ nell’Isola e all’utilizzo di vie alternative legate all’idrogeno, dall’altro c’è una certezza: “La Sicilia non ha in programma nessun investimento nel settore della Carbon capture storage (Ccs, ndr), piuttosto guarda al mondo dell’e-methanol”. A spiegarlo è proprio il direttore Burgio. La Ccs, com’è sinteticamente conosciuta da chi opera nel settore, fa riferimento a un processo che si esplicita in tre passaggi: la cattura, il trasporto e lo stoccaggio del carbonio. Una tecnologia progettata…

