La Regione pubblica i dati ufficiali di arrivi e presenze in Sicilia e i numeri fanno ben sperare.
Dopo il 2020, anno da dimenticare nel settore turistico, colpito dalle limitazioni dell’emergenza sanitaria, sembra che si possa cominciare a ben sperare. I dati ufficiali relativi alla Sicilia messi a disposizione dall’osservatorio turistico della Regione mettono in evidenza come, nel 2021, gli arrivi e le presenze siano cresciuti in maniera importante e significativa, sia per quanto riguarda il turismo di prossimità che relativamente agli stranieri che hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze sui lidi isolani.
Ecco tutti i dati diffusi dalla Regione Siciliana.
Turismo, arrivi e presenze in Sicilia in crescita nel 2021: dati
Nel 2021 sono stati, in totale, ben 3.113.546 gli arrivi, aumentati del 40,3% rispetto al 2020. In termini di presenze, poi, i numeri salgono a 9.689.173, con un aumento del 45,2%. Se si guarda alla tipologia di esercizio di accoglienza scelto, si registra un aumento del 41,1% per quanto riguarda gli alberghi, e del 38% per gli esercizi extralberghieri. I numeri salgono per gli alberghi se si guarda alle presenze. In questo caso la percentuale sale al 48,7.
Abbastanza prevedibile, nel 2021 sono aumentati in maniera particolare gli arrivi e le presenze degli stranieri, che nell’anno precedente non hanno potuto arrivare in Sicilia a causa del blocco più o meno totale dei voli aerei: nel 2021 sono arrivati in Sicilia 815.342 turisti stranieri, l’82,1% in più rispetto al 2020.
Anche le presenze sono notevolmente aumentate: si parla di 2.706.439, l’85,1% in positivo rispetto all’anno precedente. Il turismo prettamente italiano ha segnato un aumento comunque interessante: sono arrivati in Sicilia 2.298.204 connazionali che hanno voluto visitare le terre siciliane, con un aumento, rispetto al 2020, del 29,7%. In termini di presenze, si parla di 6.982.734, il 34% in più.
Turisti nelle province siciliane
A livello provinciale, registrano valori, in termini percentuali, al di sopra della media la provincia di Agrigento e la provincia di Palermo. La prima registra arrivi e presenze, rispettivamente, in aumento del 44% e del 50,7%; la seconda sale al 49,8% di arrivi in più e ben il 62,7% in positivo in termini di presenze. Questi valori sono trainati dal grande ritorno degli stranieri, che conoscono la Valle dei Templi e le bellezze di Palermo, elementi iconici della intera immagine siciliana nel mondo, e che, alla riapertura dei cieli, hanno richiamato moltissimi turisti alla ricerca della bellezza e della cultura siciliana, nei suoi luoghi topici.
Un quadro assolutamente confortante per l’intero comparto turistico, che ha saputo recuperare almeno in parte, in poco tempo, tutto ciò che era stato perso nella disastrosa estate del 2020. C’è da dire, comunque, anche nell’anno della pandemia, rispetto alla media nazionale l’isola era riuscita in qualche modo a contenere i danni. Se in tutta Italia la tendenza negativa non ha potuto essere contrastata, si è espressa con forza diversa.
Mentre per la Sicilia – e in generale il Sud e le Isole – il calo si è mantenuto intorno al 20%, per gli imprenditori del nord ovest e del nord est della penisola il taglio è stato del 34%. Le imprese turistiche, infatti, hanno potuto contare su un lieve recupero del mercato italiano nel mese di agosto e settembre, oltre che dell’ormai capillarità del vaccino, che ha mitigato gli effetti di una malattia altrimenti estremamente pericolosa.
La maggioranza delle perdite veniva dal crollo della domanda estera, ridottasi di almeno il 70%. Anche nel 2021, si è continuato a preferire quelle attività che hanno permesso di stare all’aperto, di rispettare con maggiore facilità il distanziamento sociale, e di non indossare la mascherina per troppe ore consecutive.
Michele Giuliano
