Il 2023 segna l’anno di ritorno della spesa dei turisti stranieri nell'Isola. Lo dicono i dati del tax free shopping
Il 2023 segna l’anno di ritorno della spesa dei turisti stranieri in Sicilia. Lo dicono i dati del tax free shopping, ovvero dello shopping realizzato dai visitatori extraeuropei che hanno diritto al rimborso dell’Iva. A Taormina la spesa è triplicata, a Palermo e Catania è tornata ai livelli del 2019. Lo dicono i dati che sono stati forniti da Global Blue, una delle società del settore del tax refund, elaborati insieme a Lybra Tech, azienda che sviluppa soluzioni tecnologiche basate sui big data per destinazioni turistiche, aziende ed hotel, in un report chiamato “The next”.
A Taormina si spende in gioielli
Secondo i dati di Global Blue nella località siciliana la spesa tax free rispetto allo stesso periodo del 2019 è triplicata con uno scontrino medio salito a 1.628 euro, più che raddoppiato rispetto al pre-pandemia, spinto in particolare dai turisti SEA (Sud-est asiatico), che hanno più che quadruplicato la loro spesa media, cresciuta a 6.341 euro. Sono i turisti dagli Usa la nazionalità principale per acquisti tax free con il 47% del peso totale. Prima della pandemia pesavano per il 28% come i cinesi, ora scesi al 5%. Agli americani seguono oggi i turisti SEA (13%, quadruplicati rispetto al pre-pendemia) e i britannici (al 7% abilitati dal 2021, in seguito alla Brexit). Categoria merceologica preferita è Watches&Jewellery (57% della spesa), scelta differente rispetto alle altre località balneari analizzate, dove i turisti spendono principalmente in Fashion&Clothing. Secondo i dati di Lybra Tech la cittadina in provincia di Messina è la località con la pressione turistica più alta anche rispetto a Catania e Palermo, e gli stranieri costituiscono il 75% della domanda, più che a Catania (61%) e Palermo (44%). Tra le località esaminate, è quella con il mix di nazionalità più eterogeneo per provenienza dei turisti: gli italiani si dividono il gradino più alto del podio con i britannici, seguiti dagli americani. La permanenza media è di 4 giorni.
A Palermo tornano i cinesi
Passando al capoluogo siciliano anche in questo caso la spesa tax free ha quasi recuperato i livelli pre-pandemia. Il suo tasso di recovery rispetto al 2019 è del 96%, mentre il recovery delle transazioni è del 110%. Lo scontrino medio è di 1.028 euro. I cinesi superano di gran lunga questo dato, segnando lo scontrino medio maggiore che ammonta a 1.893 euro. La nazionalità principale per acquisti tax free è quella USA (42%, quota più che triplicata rispetto al 2019), seguita dai turisti cinesi (10%, era la prima nazionalità nel 2019 ed ora stanno ricominciando a viaggiare in Italia dopo lo stop imposto dal Covid), SEA (6%) e dai britannici (5%). La categoria merceologica preferita è Fashion&Clothing (82%). Secondo l’analisi di Lybra Tech gli stranieri a Palermo costituiscono il 44% della domanda e in particolare sono britannici e americani. La permanenza media in città è superiore ai 4 giorni (un record per la regione), mentre la ricerca di soggiorno a Palermo è ondulatoria, con picchi durante i weekend, in particolare quello di Ferragosto, che si preannuncia il più “caldo” per gli arrivi.
Catania meglio del 2019
A Catania il tasso di recovery della spesa tax free rispetto al 2019 è del 132%, mentre il recovery delle transazioni è del 126%: quindi si migliora rispetto al pre-pandemia. Lo scontrino medio di 601 euro (+6%) risulta più basso rispetto alle altre due località: è circa un terzo di quello registrato a Taormina e poco più della metà rispetto allo scontrino medio di Palermo. Il mix di nazionalità per acquisti tax free è piuttosto eterogeneo. La nazionalità più rappresentata è quella USA con una quota pari a solo il 15% del totale. Come a Palermo la categoria merceologica preferita è Fashion&Clothing (59%). Secondo Lybra Tech gli stranieri costituiscono complessivamente il 61% della domanda. Le nazionalità straniere prevalenti sono quella americana e francese. mentre la permanenza media di 3 giorni, inferiore rispetto alle altre due località siciliane. Catania ha conosciuto una maggiore ricerca di prenotazioni per la prima fase della stagione estiva, che equivale al mese di luglio
Rizzi: “Stagione nel segno dell’ottimismo”
Per Stefano Rizzi, Managing Director di Global Blue Italia: “La Sicilia si conferma meta attrattiva per il turismo, soprattutto per gli americani, che qui come nel resto del Paese stanno spopolando. Tra le destinazioni balneari, Taormina è la vera perla dell’isola: sta vivendo un periodo di forte ritorno dello shopping tax free, con una spesa addirittura triplicata rispetto al pre-pandemia”.
Tutta Italia in ripresa
Dal rapporto emerge come le principali destinazioni balneari in Italia hanno superato le performance del Tax Free Shopping pre-pandemico, un risultato che alimenta l’ottimismo per il prosieguo dell’estate. Il recovery aggregato della spesa tax free, per il periodo aprile-giugno 2023, è stato del 176% rispetto al 2019, mentre il recupero sulle transazioni del 150%. In crescita anche lo scontrino medio, dai 1.362 euro del 2019 ai 1.598 euro di oggi (+19%). A guidare la ripresa sono stati in particolare i turisti americani, arabi, quelli provenienti dal Sud-est asiatico (SEA) e i britannici.