Nuovo presidio dei lavoratori dell'Ast martedì 13 febbraio, alle 9, davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana a Palermo.
Nuovo capitolo della vertenza Ast. Un presidio dei lavoratori è previsto per martedì 13 febbraio, alle 9, davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana a Palermo. “Il governo regionale – dicono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferro – ha deciso di mettere la propria firma sul licenziamento di 700 lavoratori Ast. Invitiamo gli assessori Aricò e Falcone a dirlo chiaramente”.
Vertenza Ast: secondo i sindacati nulla è cambiato
“A due settimane dal precedente presidio dei lavoratori sotto la presidenza della Regione, ricevuti poi i sindacati dall’assessore alle Infrastrutture Aricò in nome e per conto del presidente Renato Schifani, nulla è cambiato – aggiungono i segretari generali regionali Filt Cgil Alessandro Grasso, Fit Cisl Dionisio Giordano, il commissario Uiltrasporti Katia Di Cristina e il segretario regionale Ugl Autoferro Giuseppe Scannella – I bilanci consuntivi dell’azienda 2021 e 2022 continuano a non essere approvati dal socio unico, la Regione, e la prima versione del piano industriale trasmessa in regione dalla governance di Ast sembrerebbe aver ricevuto un input ‘inaccettabile’, almeno per noi, la sforbiciata profonda sui Km di percorrenza”.
Strada del rilancio da confermare
“Purtroppo non registriamo alcun passo avanti, anzi al contrario, qualora fossero reali le notizie circolate in queste ore di una richiesta dei vertici tecnici dell’assessorato Infrastrutture rivolta ai vertici di Ast di abbattere del 50% gli attuali Km di percorrenza, si profilerebbe la nostra ferma posizione oppositiva – dicono – Non può l’assessorato all’Economia ‘sfilare’ 20 milioni, non può l’assessorato Infrastrutture ‘sfilare’ 6/7 milioni di Km. Dicano ai 700 lavoratori e 700 famiglie che si rischia il licenziamento”. “Venga il presidente della Regione, insieme ai due assessori, a confermare la strada del rilancio con km e risorse adeguate – concludono – rilancio oggi assolutamente realizzabile, anche per evitare i rumors sullo ‘strizzare troppo l’occhio ai privati’ nell’anno della pubblicazione della gara ad evidenzia pubblica per i servizi minimi del trasporto pubblico locale”.