Con la Sicilia in zona bianca ben 4,8 milioni persone possono togliere la mascherina all'aperto, ma tornano anche le tavolate al chiuso con il superamento del limite massimo dei 4 posti
Finalmente zona bianca. L’ufficialità di quello che si sapeva da ieri è arrivata questa mattina con il ministro Roberto Speranza che ha firmato per i due giorni “di sconto”, ovvero zona bianca da oggi e non da lunedì 11 ottobre. Poco male, poco cambia. Ma intanto in Sicilia qualcosa cambierà. E da lunedì in tutta Italia.
I TAVOLI E LE MASCHERINE
Con la Sicilia in zona bianca ben 4,8 milioni persone possono togliere la mascherina all’aperto, ma tornano anche le tavolate al chiuso con il superamento del limite massimo dei 4 posti a sedere tra non conviventi in ristoranti, agriturismi e pizzerie.
Le mascherine, e questo va sottolineato a più non posso, al chiuso ci devono essere sempre e comunque. Il discorso dell’addio alle mascherine vale solo per l’aperto e nei luoghi affollati il consiglio è indossarle sempre e comunque.
La Coldiretti ha applaudito il via al limite nei tavoli. “Un provvedimento che impatta anche per le feste e i ricevimenti, compresi i matrimoni che con l’avanzare della campagna vaccinale si sono moltiplicati. Il limite dei posti a tavola è una misura di sicurezza che – continua la Coldiretti – oltre ad avere ripercussioni sul bisogno di convivialità degli italiani ha pesato anche sugli incassi della ristorazione dopo le forti perdite subite per i lockdown per la pandemia Covid”.
“La necessità di mantenere almeno un metro di distanza tra i tavoli – precisa la Coldiretti – ha infatti ridotto drasticamente gli spazi disponibili per il servizio. L’ impatto negativo – conclude la Coldiretti – si trasferisce a cascata sull’intera filiera con la riduzione di acquisti di prodotti alimentari e vino dalle aziende agricole ma anche di addobbi floreali con il contenimento del numero di invitati o addirittura il rinvio delle cerimonie”.
LE RIAPERTURE
Dalla prossima settimana si potrà tornare nelle discoteche, che al chiuso potranno ospitare al massimo la metà delle persone previste dalla capienza del locale.
Il nuovo decreto sulle percentuali massime di presenza all’interno delle strutture, da quelle sportive a quelle di carattere culturale, va oltre il parere già fornito nei giorni scorsi dal Cts e sulle sale da ballo
che aveva spinto per alzare le soglia prevista dagli scienziati e permettere una boccata d’ossigeno per i gestori dei locali.
Sì alla sua richiesta sul 100% di presenze possibili in musei, cinema e teatri. Le nuove disposizioni, secondo quanto prevede la bozza del documento approvato all’unanimità in Cdm, entreranno in vigore da lunedì 11 ottobre, data in cui scatterà in zona bianca la piena capienza per i luoghi di cultura, come cinema e teatri, mentre per le discoteche l’asticella è fissata al 50% al chiuso e al 75% all’aperto, per lo sport 60% al chiuso e 75% all’aperto (si allarga dunque anche la percentuale per gli stadi, che finora invece era al 50%).
SOPPRESSO L’OBBLIGO DI DISTANZA UN METRO? SI’, MA DOVE
Anche qui c’è da fare attenzione. E’ vero, è stata “soppressa” la norma che prevede l’obbligo del «rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, ma non certo dappertutto. Anzi.
Infatti, l’abolizione della distanza interpersonale di un metro vale solo per i musei e altri istituti e luoghi della cultura
Ovunque è obbligatorio il Green pass, oltre all’utilizzo della mascherina. In zona gialla, invece, per teatri e cinema il limite è fissato al 50%, per gli impianti sportivi al chiuso al 35% e all’aperto al 50%. Anche le multe, per chi non rispetta le regole, saranno più dure. Nel caso in cui non vengano rispettati dai gestori i nuovi limiti, a partire dalla seconda violazione – se commessa in giornata diversa – la nuova norma prevede che si applichi «la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni». Tra gli obblighi, è anche previsto che nei locali al chiuso sia garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria e – in discoteca – la mascherina potrà essere tolta solo in pista quando si balla.
NORME PRIVACY
Il decreto introduce anche nuove disposizioni sulla privacy e su questo aspetto prevede meno paletti per l’uso dei dati tra amministrazioni pubbliche, che è «sempre consentito se necessario per l’adempimento di un compito svolto nel pubblico interesse o per l’esercizio di pubblici poteri a essa attribuiti».