Ospedali nel caos, scene e numeri come la Sicilia in zona rossa - QdS

Ospedali nel caos, scene e numeri come la Sicilia in zona rossa

Ospedali nel caos, scene e numeri come la Sicilia in zona rossa

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mercoledì 05 Gennaio 2022

Quattordici ambulanze sono in fila da ore davanti al pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, in attesa di portare i pazienti nei reparti

I numeri degli ospedali siciliani, come avevamo già anticipato ieri, somigliano sempre più a quelli della zona rossa dello scorso anno. E anche le scene. Quattordici ambulanze sono in fila da ore davanti al pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, in attesa di portare i pazienti nei reparti. Così gli autisti e i sanitari del 118 stanno inscenando una protesta, attivando le sirene delle ambulanze. Al momento non ci sono posti letto per ricoverare i pazienti.

Reparti riconvertiti

L’azienda sta cercando di convertire almeno un reparto per sopperire alla richiesta, quello di Ostetricia, mentre in un
altro ospedale del capoluogo siciliano, il Civico, si sta convertendo un altro reparto. Molte ambulanze sono state dirottate verso l’ospedale di Partinico. “Siamo nella stessa situazione delle precedenti ondate – dicono
i sindacati del 118 – Le ambulanze restano in coda e non riusciamo a consegnare i pazienti ai pronto soccorso. Oggi per tutta la giornata si sono formate lunghe file davanti agli ospedali. Servono nuovi posti per i ricoverati. Al Cervello
ormai l’ospedale è saturo e al Civico è stato riconvertito un reparto che ancora deve entrare in funzione. Proprio mentre ci stiamo attrezzando ad aprire 30 posti letti – dicono dal reparto – vengono a mancare due unità che sono state dirottate al Cervello. Una decisione che rende ancora più complessa l’attività e l’assistenza ai pazienti».

I numeri

Con l’aumento esponenziale di casi di positività c’è il rischio che i tempi di attesa si allunghino ancora. I ricoverati attualmente sono 1028, con 19 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 115, un caso in più nelle ultime 24 ore. Lo scorso anno, Il 17 gennaio 2021, primo giorno ufficiale di Sicilia zona rossa, i morti furono 38, in ospedale c’erano 1649 persone e in terapia intensiva 205. Con una crescita così, è facile che ci si arrivi a quei numeri. Nonostante i vaccini.

“Situazione grave”

Tiziana Maniscalchi, neo direttrice dell’area di emergenza dell’ospedale Cervello di Palermo.

«Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie. E’ veramente un peccato suicidarsi così. È un peccato sfibrare il nostro sistema sanitario per logiche irrazionali», scrive su Fb annunciando che sono già quasi 200 i ricoverati all’ospedale Cervello.

«Cari non vaccinati in questo momento state a casa per evitare di contrarre un’infezione che per voi sarebbe con ogni probabilità mortale. E voi vaccinati – aggiunge – provvedete alla terza dose che protegge e rende la malattia ‘sopportabilè. Io ve l’ho detto. Tempo di ripeterlo dentro il pronto soccorso non ce n’è».

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