Siciliani e campani i più insoddisfatti della propria vita lavorativa - QdS

Siciliani e campani i più insoddisfatti della propria vita lavorativa

Marco Carlino

Siciliani e campani i più insoddisfatti della propria vita lavorativa

giovedì 04 Luglio 2019

Indagine dell’Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro: a Bolzano i più contenti. Esaminati tempi di percorrenza per giungere sul posto, relazioni coi colleghi, mansioni ricoperte

ROMA – Agli italiani piace lavorare e sono entusiasti della propria occupazione. È quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro. Bolzano è la città dove si lavora meglio mentre la Sicilia è la regione dove si registra, insieme alla Campania, la maggiore insoddisfazione.

Secondo l’Osservatorio più di un occupato su due si dichiara altamente soddisfatto del proprio lavoro (55,3%) e percentuali più elevate di lavoratori manifestano un grande interesse per la propria attività (63,7%), esprimono un giudizio positivo sui tempi di percorrenza dalla casa al posto di lavoro (62%) e sono soddisfatti del clima e delle relazioni nel posto di lavoro (57,4%), ma solo poco più di un quarto è contento per le opportunità di ottenere avanzamenti di mansione (28%) e meno di un terzo per lo stipendio (32%). Come sottolinea l’Osservatorio, bisogna avere un lavoro interessante, vicino casa e con dei simpatici colleghi per essere appagati.

Dall’indagine, inoltre, spiccano differenze territoriali abbastanza significative: come detto prima Bolzano svetta in cima a questa speciale graduatoria con quasi tre quarti dei lavoratori soddisfatti (74,8%), meno di un terzo, invece, a Messina che con il 31% e una differenza di 44 punti occupa l’ultimo posto della classifica degli Occupati (15 anni e oltre) altamente soddisfatti del proprio lavoro per provincia.

La situazione non risulta migliore per le altre province siciliane ad eccezione di Enna (diciannovesimo posto con il 62,5%), troviamo, infatti, Trapani al 44° posto (58,9%), Caltanissetta al 51° (58%), Agrigento al 58° (56,5%), Ragusa al 72° (53,9%), Palermo all’83° posto (50,7%), Catania al 90° (47,4%) e Siracusa al 100° col 43,3%.

Occorre osservare che le prime dieci province dove si registra la quota maggiore di occupati altamente soddisfatti del proprio lavoro non si trovano solo nel Nord, come Verbano-Cusio-Ossola (71,6%), Asti (69,2%),Bergamo (66,5%), Rimini (66,1%) e Verona (65,8%), ma anche nel Mezzogiorno come Sassari (65,7%) e, scendendo nella classifica, la già citata Enna e Crotone (62,3%), così come negli ultimi posti della graduatoria si trovano, oltre a province meridionali come Cagliari (38,7%) e Napoli (42%), anche province del Centro (Arezzo: 44,7%) e del Nord (Savona: 44,7%).

I differenziali del livello di soddisfazione del proprio lavoro nelle grandi città con oltre 250 mila abitanti sono inferiori, ma sempre significativi: infatti, la quota di contenti per la propria occupazione a Verona (65,2%), prima nella classifica, è superiore di oltre 34 punti percentuali a quella che si registra sempre a Messina, fanalino di coda anche a livello comunale.

Una menzione a parte va fatta per le donne: sono loro infatti quelle che manifestano un certo malcontento sul proprio posto di lavoro, soprattutto per via della difficoltà di raggiungere posizioni di responsabilità e livelli d’inquadramento più elevati in azienda. A tal proposito solo il 25,9% delle lavoratrici è altamente soddisfatto delle opportunità di crescita offerte dal proprio impiego (contro il 29,5& degli uomini) ma i dati si ribaltano in tema di stabilità dell’impiego, le donne risultano più contente rispetto all’altro sesso (54,7% contro 51%).

Per quanto concerne, infine, la differenza di gradimento tra lavoratori dipendenti ed autonomi on si registrano in questa direzione particolari divergenze, la forbice, infatti, è molto ristretta: il 55,5% dei dipendenti si ritiene altamente soddisfatto del proprio lavoro contro il 54,8% degli indipendenti.

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