Aumentano i reati commessi dai minori. Confrontando i primi dieci mesi dell’anno del 2019 con quelli del 2022 si registra un aumento del 14,3% dei minori denunciati e arrestati, con punte che riguardano, in particolare, alcuni tipi di reati: attentati +53,8%, omicidi volontari +35,3% (17 in valore assoluto nel 2019, 23 nel 2022), tentati omicidi +65,1%, +33,8% lesioni, +50% percosse, +75,3% rapine (+91,2% per quelle in pubblica via). A renderlo noto, nel corso di una conferenza al Viminale, è il prefetto Vittorio Rizzi.
4.446 persone protette in Italia, 1346 sono minori tutelati
Nel 2022 la popolazione protetta in Italia è di 4.446 persone, con una flessione del 7% dei collaboratori di giustizia (892 a fronte dei 949 del 2021) e un numero invariato di testimoni (56). Elemento di spicco nell’analisi della popolazione protetta è il numero dei minori tutelati: 1.346, pari al 30% dell’intera popolazione sotto protezione. Solo il 7% dei collaboratori sono donne (42 a fronte degli 850 uomini), mentre spesso sono loro figure fondamentali per l’inizio della collaborazione dei loro congiunti. La percentuale sale al 47% tra i testimoni (18 donne e 38 maschi), con scelte di coraggio e affrancamento dall’omertà, considerato che spesso le donne che testimoniano sono anche vittime.
Testimoni non comunitari provengono da Bangladesh, Marocco e Ucraina
Il 33% dei collaboratori di giustizia appartiene alla camorra, 21% a cosa nostra, il 21% alle mafie pugliesi, il 17% alla ‘ndrangheta e il restante 9% alle altre mafie. Relativamente ai testimoni di giustizia per il 39% riferiscono fatti di ‘ndrangheta, il 23% di camorra, il 13% di cosa nostra, il 13% di mafie pugliesi, il 13% di altre mafie. Ulteriore dato significativo è quello che riguarda la popolazione protetta straniera (51 collaboratori e 4 testimoni). Rispetto agli stranieri, la maggioranza sono non comunitari (61% dei collaboratori e il 75% dei testimoni). L’analisi delle percentuali ci riporta alla consistente collaborazione fornita da coloro che provengono da particolari aree geografiche: notevole è la presenza di nigeriani tra i collaboratori, mentre i testimoni non comunitari provengono soprattutto dal Bangladesh, Marocco e Ucraina.

