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Sicurezza, economia e pace le priorità dei cittadini Ue. Metsola: “Ci sia una voce europea più forte e unita”

Sicurezza, economia e pace le priorità dei cittadini Ue. Metsola: “Ci sia una voce europea più forte e unita”
ROBERTA METSOLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Secondo il sondaggio Eurobarometro 2025 emerge una necessità di maggiore coesione tra gli Stati membri

BRUXELLES – La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha affermato che “i cittadini dell’Unione europea vogliono che l’Europa si concentri sulla sicurezza e sull’economia”. Secondo Metsola, “guardano all’Ue come a un fattore di stabilità e si aspettano una voce europea forte e unita nell’attuale mondo incerto”.

I risultati del sondaggio Eurobarometro

Dall’ultimo sondaggio Eurobarometro del Parlamento europeo emergono forti aspettative riguardo al ruolo futuro dell’Unione europea, con i cittadini che si concentrano sulla sicurezza, la difesa, l’economia, la pace e la democrazia. Gli europei chiedono si maggiore unità tra gli Stati membri e maggiori mezzi per navigare nell’attuale contesto internazionale, ma sul fronte della difesa e della sicurezza militare la sensibilità – per quanto elevata – sembra non rispecchiare l’attenzione e il pericolo che viene quotidianamente trasmesso dai media sul fronte della guerra.

Differenze tra Italia e media europea

La percezione risulta inoltre diversa tra la media europea e quella italiana in fatto di priorità. Chiaramente più sensibili al tema della sicurezza militare i Paesi geograficamente più vicini all’Ucraina. Per gli italiani hanno priorità altre forme di instabilità che causano maggiore insicurezza per il futuro.

Il ruolo dell’UE nella sicurezza e nella protezione dei cittadini

La maggioranza degli europei intervistati ritiene infatti che l’Unione europea dovrebbe assumere un ruolo più importante nella protezione dei suoi cittadini dalle crisi globali e dai rischi legati alla sicurezza. Su questa linea la percentuale media europea è pari al 68%. Sul fronte della stabilità economico-finanziaria e del welfare, il 77% degli europei ritengono che l’Unione europea abbia bisogno di più mezzi per affrontare le sfide globali attuali. Questa percentuale sale all’85% tra gli intervistati italiani.

I risultati del sondaggio condotto nella primavera di quest’anno, appena pubblicati, mostrano differenze sostanziali tra le esigenze del Bel paese. Al quesito sugli aspetti su cui dovrebbe concentrarsi l’Ue per rafforzare la sua posizione nel mondo, solo il 29% degli italiani ha risposto “Difesa e sicurezza”. La media europea a questo quesito risponde favorevolmente per il 37%.

Inflazione e costo della vita: la priorità per gli italiani

Dato che mostra una tendenza al pacifismo da parte del popolo europeo, ma che si acuisce in Italia dove la percentuale rilevata risulta peraltro in calo rispetto alle precedenti rilevazioni. Anche sui valori che il Parlamento europeo dovrebbe difendere con priorità, gli italiani si attestano appena sotto la media europea sulla spunta alla risposta “pace” con un 43% contro il 46% della media Ue. Ma in questo caso l’attenzione a questo impegno è in netta crescita con 4 punti percentuali rispetto all’incremento medio europeo dell’1% sulla precedente rilevazione. La politica europea inizia a sembrare anche agli italiani meno impegnata per l’obiettivo pacifista.

Per rafforzare la propria posizione nel mondo, e affrontare l’attuale contesto politico ed economico, secondo quanto espresso dagli intervistati, l’Ue dovrebbe concentrarsi sulla difesa e sulla sicurezza ma anche sulla competitività, sull’economia e sull’industria. Le percentuali su questo fronte si attestano prossime a quelle di difesa e sicurezza, con il 32% media europea contro il 28% dell’Italia. Per quanto riguarda le questioni alle quali il Parlamento europeo dovrebbe dare la priorità, si citano innanzitutto l’inflazione, l’aumento dei prezzi e il costo della vita, la difesa e la sicurezza, la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale.

Per il 46% degli italiani la priorità è di occuparsi dell’inflazione e del costo della vita. La lotta contro l’inflazione e il carovita era già emersa come questione fondamentale durante le ultime elezioni europee, come dimostrato dal sondaggio Eurobarometro post-elettorale dell’Ue, e la situazione economica continua a destare grande preoccupazione per molti cittadini europei. Su questo aspetto gli italiani manifestano però una maggiore sensibilità. Il costo della vita in crescita e i salari fermi al palo causano evidente irrequietezza nel Bel Paese.

Fiducia nelle istituzioni e Stato di diritto

Il 91% dei cittadini europei afferma che l’Europarlamento deve disporre di tutte le informazioni e i mezzi necessari per controllare adeguatamente la spesa dell’Unione europea. L’85% degli europei, con una maggioranza in tutti i 27 Paesi membri, concorda inoltre sul fatto che l’erogazione di fondi agli Stati membri dovrebbe essere subordinata al rispetto dello Stato di diritto e dei principi democratici.

“Le nostre priorità e il prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione europea – ha detto Roberta Metsola – devono quindi consentire all’Unione di affrontare le nuove realtà geopolitiche. Il Parlamento ha ascoltato e ora dobbiamo passare dalle parole ai fatti, investire in ciò che conta e offrire risultati ai nostri cittadini”.

La consapevolezza dei cittadini sul bilancio UE

Il 64% dei cittadini europei, e il 58% di quelli italiani, non conosce però il bilancio a lungo termine dell’Unione europea. La percentuale sale all’89% europeo se si estende a chi ne ha sentito parlare o lo ha sentito nominare ma ritiene di non sapere di cosa esattamente si tratta. Infine, solo il 12% degli italiani ritiene che l’Unione europea migliori lo standard di vita dei cittadini.