Arriva il piano d’emergenza per la sicurezza a Palermo. Tre i punti fondamentali: incremento delle forze dell’ordine, tre zone rosse nell’area della movida e nuovi investimenti per la videosorveglianza.
Le misure sono state decise nell’incontro di questa mattina al Viminale tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Presente il capo della polizia, Vittorio Pisani. Incontro che arriva dopo l’omicidio di Paolo Taormina avvenuto domenica notte di fronte al locale O Scruscio in pieno centro cittadino, nel cuore della movida. Per il delitto c’è una persona fermata che ha confermato davanti al Gip di aver sparato alla vittima. Gaetano Maranzano è accusato di omicidio volontario ma i carabinieri cercano complici sui quali l’indagato ha fatto scena muta.
E in mattinata blitz interforze allo Zen, il quartiere dell’indagato. Circa 300 uomini di carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno effettuato controlli intensivi anche con l’ausilio di unità aeree e cinofile antisabotaggio e antidroga dei Reparti speciali.
Ministero conferma impegno a potenziare misure per sicurezza a Palermo
Il ministero ha confermato l’impegno a potenziare ulteriormente le misure di sicurezza destinate alla città, anticipando di alcuni mesi quanto già deliberato dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ad agosto.
Le nuove misure prevedono, infatti, un incremento immediato delle forze dell’ordine presenti a Palermo, con una progressiva crescita degli organici nell’arco di tre mesi e l’impiego di reparti mobili di stanza in Sicilia per attività di prevenzione dei reati.
Destinati 2,7 milioni per videosorveglianza e controllo dei quartieri ad alto rischio
Saranno inoltre destinati 2,7 milioni di euro per il potenziamento dei sistemi di telesorveglianza e avviare operazioni periodiche di controllo e perquisizione nei quartieri a più alto rischio, insieme all’attivazione di posti di blocco stradali.
L’intesa raggiunta prevede anche il raddoppio del numero di agenti della polizia municipale in fase di reclutamento e l’autorizzazione informale a utilizzare, in affiancamento alla polizia locale, servizi di vigilanza privata per il presidio di aree urbane a rischio più contenuto. Il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica sarà inoltre invitato a valutare forme di vigilanza rafforzata nelle zone centrali più esposte.
Emergenza sicurezza a Palermo: istituite tre zone rosse
A questo si aggiunge la creazione di tre zone rosse: Vucciria, Teatro Massimo e Maqueda-Stazione. In quest’area i controlli saranno intensificati e sarà possibile allontanare in tempo reale soggetti pericolosi, anche pregiudicati, al fine di garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Nel corso dell’incontro, il presidente Schifani ha assicurato la disponibilità della Regione a integrare con risorse proprie i progetti di sicurezza, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali avanzate a supporto delle attività di controllo e prevenzione.
Le parole di Schifani: “Da incontro al Viminale risultati concreti”
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani al termine dell’incontro, al Viminale, con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sull’emergenza sicurezza a Palermo, ha voluto ringraziare il titolare del dicastero per: “la sua immediata disponibilità a riceverci dopo la mia telefonata. Mi ero recato al Viminale insieme al sindaco Lagalla per fare il punto sulla sicurezza a Palermo e oggi possiamo registrare risultati concreti. L’incontro ha confermato la volontà comune di rafforzare la sinergia tra governo nazionale, Regione Siciliana e amministrazione comunale per garantire più sicurezza, più legalità e maggiore serenità ai cittadini di Palermo”.
Il governatore dell’Isola ha aggiunto: “Un plauso va alle forze dell’ordine per la maxi operazione allo Zen di stamane. Si tratta di un segnale forte della presenza dello Stato e dell’impegno per restituire sicurezza e legalità ai quartieri più difficili di Palermo, abitati da tanti cittadini onesti che nulla hanno da temere da questa presenza”.
Lagalla: “Passaggio fondamentale per la sicurezza a Palermo”
Il sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla, ha aggiunto: “L’incontro odierno segna un passaggio fondamentale per il rafforzamento delle politiche di sicurezza a Palermo. Ringrazio il ministro per l’attenzione e per l’impegno immediato che porterà a un incremento delle forze dell’ordine e a nuovi investimenti nella videosorveglianza, pari a 2,7 milioni di euro. Esprimo inoltre gratitudine al presidente Schifani per la disponibilità a integrare con risorse regionali le misure di sicurezza e le tecnologie di controllo”.
Il primo cittadino ha detto pure: “A questo si aggiunge la possibilità – da noi proposta e accolta – di raddoppiare il numero degli agenti municipali in fase di reclutamento. Inoltre, si avvia un percorso per valutare l’uso integrato di vigilanza privata in aree a rischio più contenuto, a supporto della polizia locale”.
E ha concluso: “Palermo vive una fase di crescita ma ha bisogno di maggiore ordine e legalità: l’amministrazione comunale continuerà a lavorare con determinazione per garantire ai cittadini sicurezza e fiducia nello Stato. Infine, rivolgo il mio sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per la massiccia operazione di controllo interforze di oggi allo Zen, importante segnale di presenza e di risposta dello Stato”.

