Sifus, lettera alla Regione su crisi climatica e siccità in Sicilia

La crisi climatica e la siccità “divorano” l’agricoltura in Sicilia: la denuncia del Sifus

La crisi climatica e la siccità “divorano” l’agricoltura in Sicilia: la denuncia del Sifus

Marianna Strano  |
mercoledì 28 Febbraio 2024

Sifus Confali scrive alle Prefetture e alla Regione Siciliana chiedendo risposte sui due problemi più gravi del settore primario in Sicilia: la siccità strutturale e la carenza di organico.

La Sifus Confali torna ad agire contro la sempre più evidente e preoccupante crisi climatica in Sicilia, aggravata da una situazione di siccità strutturale e alla carenza di organico dei Consorzi di Bonifica nonostante l’evidente stato di emergenza.

L’organizzazione sindacale ha scritto alle 9 Prefetture territoriali, alla Regione Siciliana e all’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino per chiedere un’azione immediata dalle autorità. “Siamo in uno stato d’emergenza, come se fosse una guerra metaforica e vanno prese misure che siano adatte a tale condizione”, ha detto il segretario regionale Ernesto Abate, che ha inviato al QdS una copia della lettera.

Siccità e crisi climatica in Sicilia, la lettera del Sifus

Lo scorso 6 febbraio, a Palazzo d’Orléans si è insediata l’Unità di crisi, incaricata dalla Regione Siciliana “di individuare possibili interventi strutturali da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni delle aziende agricole garantendo sufficienti volumi d’acqua”. Per il presidente della Regione Schifani contro l’emergenza siccità servono “interventi strutturali“, soprattutto per rispondere al mondo dell’agricoltura, centrale per l’economia siciliana.

Sifus sulla crisi climatica: “Manca programmazione”

I Consorzi di Bonifica hanno seguito passo dopo passo le azioni intraprese, ottenendo importanti vittorie come le misure approvate nella Finanziaria e i provvedimenti sul turnover. Tuttavia, il Sifus non può non constatare che – al momento – “non si ravvisa alcun tipo di programmazione sulle tempistiche di assunzione e rientro al lavoro del personale operaio a tempo determinato dei Consorzi di Bonifica mandatari senza rappresentanza, né tantomeno sulla programmazione delle attività lavorative propedeutiche al contenimento delle perdite delle risorse idriche ed irrigue e gestione delle infrastrutture”.

Il nodo della carenza di organico

Nella lettera sulla crisi climatica in Sicilia, il Sifus chiede “l’immissione di tutto il personale operaio dei Consorzi di Bonifica, Esa e Forestali e il rientro di tutto il personale dipendente oggi in comando in Enti terzi”. “In stato d’emergenza servono misure adeguate, soprattutto per il personale e per le infrastrutture“, ribadisce Abate.

La crisi idrica

I dati sui volumi d’acqua negli invasi siciliani mostrano – spiega il Sifus – “il totale svuotamento, l’inesistente e/o esigua disponibilità di acqua”. A questo problema si aggiunge la carenza di organico per i Consorzi di Bonifica e il potenziale peggioramento della situazione climatica con l’arrivo dell’estate. Per questo il Sifus chiede risposte e interventi immediati, soprattutto a tutela della forza lavoro che – tra le varie ed enormi difficoltà – cerca di mandare avanti il settore dell’agricoltura in Sicilia.

Immagine di repertorio

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