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L’ex giudice Silvana Saguto condannata a 8 anni e 10 mesi

L’ex giudice Silvana Saguto condannata a 8 anni e 10 mesi
L’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto depone nel processo che la vede imputata davanti al Tribunale di Caltanissetta per presunte irregolarità nella gestione dell’ufficio, 20 febbraio 2019. ANSA

I dettagli della nuova sentenza in relazione alle indagini sul “sistema Saguto”. Tutte le condanne.

La Corte d’Appello di Caltanissetta ha condannato a 8 anni, 10 mesi e 15 giorni di carcere l’ex giudice Silvana Saguto.

L’ex giudice è accusata di avere guidato il ‘cerchio magico‘ nella sezione Misure di prevenzione dl Tribunale di Palermo; nell’ambito dell’inchiesta a suo carico, Silvana Saguto è imputata di corruzione, concussione e abuso d’ufficio.

In primo grado era stata condannata a 8 anni e 6 mesi.

Silvana Saguto condannata: la sentenza

A emettere la sentenza a carico di Silvana Saguto è stata la Camera di Consiglio chiamata a decidere sul cosiddetto “sistema Saguto“. Sono state necessarie 4 ore per arrivare alla sentenza, che conferma quasi interamente la decisione di primo grado.

Gli altri condannati nell’ambito del processo sono: l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, condannato a 7 anni e 7 mesi; il marito dell’ex giudice, l’ingegnere Lorenzo Caramma, condannato, come in primo grado, a 6 anni e due mesi di carcere; il figlio della coppia, Emanuele Caramma, condannato a 4 mesi; Walter Virga, giovane amministratore giudiziario, condannato a un anno e 4 mesi; Roberto Santangelo, amministratore giudiziario, condannato a 4 anni e 2 mesi; Rosolino Nasca, ex tenente colonnello della Guardia di Finanza, condannato a 2 anni e 8 mesi.

Confermata anche la pena a 3 anni di reclusione per l’ex prefetta di Palermo Francesca Cannizzo e Carmelo Provenzano, docente dell’Università Kore di Enna ed ex amministratore giudiziario. Un anno e 10 mesi, invece, per il preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna, Roberto Di Maria. E infine, 2 anni e 8 mesi per Maria Ingrao, moglie di Provenzano, e Calogera Manta, la cognata.

Patti: “Sentenza favorevole”

Ecco il commento del sostituto procuratore generale di Caltanissetta, Antonino Patti, dopo la sentenza che ha portato alla condanna dell’ex giudice Silvana Saguto e delle persone coinvolte nell’indagine sul “sistema Saguto”.

“Bisognerà leggere con attenzione le motivazioni. Il dispositivo è molto lungo e dettagliato. La sentenza conferma l’impianto che era già stato ritenuto dal giudice di primo grado. Non parlerei né di successi né di insuccessi. In linea di massima l’impianto accusatorio è stato mantenuto, tranne il depotenziamento di alcuni reati satellitari secondari rispetto ai fatti principali. A caldo ci pare una sentenza favorevole, per noi soddisfattiva rispetto a quelle che erano le nostre aspettative”.

Fonte immagine: Ansa