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Orrore nel bosco, Simona Cavallaro sbranata da 12 cani: arrestato un allevatore

Orrore nel bosco, Simona Cavallaro sbranata da 12 cani: arrestato un allevatore

Il suo nome era già emerso nell’immediatezza del fatto quando ricevette un avviso di garanzia come proprietario del gregge e dei cani killer

Si chiama Pietro Russomanno ed ha 45 anni l’allevatore arrestato oggi dai carabinieri per la morte di Simona Cavallari, la giovane di 20 anni uccisa da un branco di cani il 26 agosto dello scorso anno in un’area adibita a pic-nick in località Monte Fiorino di Satriano. Il suo nome era già emerso nell’immediatezza del fatto quando ricevette un avviso di garanzia come proprietario del gregge e dei cani killer.

La ricostruzione

La ragazza si era recata nel pomeriggio del 26 agosto nella pineta dell’area attrezzata di località per organizzare un pic-nic, quando s’imbatte nel gregge di capre e pecore protetto da dodici cani, che l’aggredirono, cagionandone la morte per lo shock emoragico dovuto alle diverse lesioni subite agli arti inferiori, al capo e nella zona pelvica. Il decesso della ragazza alla presenza di un suo amico, che aveva trovato riparo all’interno di una chiesetta in legno ubicata nelle vicinanze, riuscendo così a salvarsi.

Le indagini

L’autopsia aveva attestato che le lesioni e lacerazioni di più parti del corpo della vittima erano inconfutabilmente riconducibili ad un attacco multiplo da parte di cani e gli accertamenti di laboratorio eseguiti dal Ris dei Carabinieri di Messina sui peli prelevati dagli esemplari catturati hanno permesso di appurare la presenza di sangue riconducibile ad profilo genotipico di sesso femminile perfettamente sovrapponibile a quello della giovane aggredita.