La sindaca Daniela Toscano si ricandida e spiega al QdS la sua strategia elettorale: “Serve continuità nell’azione di governo. Non possiamo permettersi di avere un governo cittadino a passo lento”
ERICE (TP) – “Gli elettori ericini sono di fronte ad una scelta decisiva”. Quale? Per la sindaca Daniela Toscano è presto detto: “Da un lato ci siamo noi, con un programma e soprattutto con le realizzazioni. Dall’altro c’è chi non propone nulla ma cerca soltanto lo scontro”.
Sarà anche così ma è facile considerarle affermazioni propagandistiche, da campagna elettorale.
“Tutt’altro. Non si può dire, come fanno, che Erice è in crisi, perché non è vero. Non si può dire che negli ultimi cinque anni non è stato realizzato nulla perché, per fare soltanto alcuni esempi, il recupero del Campo Bianco è lì, l’impianto polisportivo è visibile, presto sarà messo a disposizione della città. La riqualificazione del Balio, nel centro storico, è una realtà. Siamo in fase di collaudo. Gli interventi al Parco degli Aromi non ammettono dubbi. Il Museo del Mare è in fase di realizzazione, le opere nelle scuole sono state definite per tempo. E potrei continuare a lungo. Dall’altra parte cosa c’è? La litania sul sistema di potere, sui condizionamenti che arriverebbero dalla città di Trapani, pseudo progetti che non hanno alcun ancoraggio con le procedure, con i processi amministrativi. Desolante, perché da democratica amo il confronto, condivido l’alternanza, ma non ci si può confrontare tra un progetto, per carità, anche criticabile, ed il quasi nulla”.
Una delle sfide già in atto e che si porrà ancora di più nei prossimi mesi è quella relativa al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Sicuramente. Ed è un tema delicato. So bene che la mia idea può essere strumentalizzata ma intendo esporla lo stesso con la forza necessaria. Prima di tutto però indico la nostra strategia. Abbiamo attivato tutti gli uffici competenti e tutte le risorse umane a disposizione per monitorare costantemente i bandi. Non li rincorriamo alla ricerca di un finanziamento comunque sia. Del resto lo stesso Pnrr è definito per categorie d’intervento ed è lo stesso Piano ad indirizzare verso gli assets strategici indicati dal governo nazionale. Ci confrontiamo con procedure stringenti. Ci sono tempi da rispettare. Ecco cosa penso. Serve continuità nell’azione di governo. Erice non può permettersi di avere un governo cittadino a passo lento. Ed è indubbio, vale per tutti, che una nuova amministrazione ha la necessità di entrare a regime con i suoi tempi, magari avendo anche idee diverse. Tutto giusto, corretto, ma c’è un dato. La città deve correre e deve correre con una guida sicura, capace di mettere tutti i tasselli al loro posto per costruire il mosaico delle nuove opportunità per il territorio”.
Uno dei temi “caldi”, l’Università.
“È e deve rimanere pubblica. Vedo in giro strane idee, soluzioni che schiacciano l’occhiolino a qualcosa di simile ad una privatizzazione. Siamo assolutamente contrari. Riteniamo che sia necessario, e lo stiamo già facendo, aprire una nuova fase con Palermo. Nuovi corsi legati al territorio ed alle offerte occupazionali. Non a caso sono in discussione nuovi indirizzi formativi relativi alle professioni sanitarie abilitanti, con la prospettiva d’istituire la seconda Facoltà di Medicina ad indirizzo internazionale. Spazio pure ai corsi Tfa per il sostegno e ad una serie di master. Ma affrontare seriamente il tema dell’Università significa occuparsi anche della logistica. Ecco perché abbiamo puntato sul Campus Universitario che chiude il cerchio e qualifica la nostra azione di governo”.
Erice è cultura ed è turismo.
“Rispondo con numeri ed opere. La riqualificazione dell’area della Stele di Anchise ed il Parco della Memoria, 27.900 euro, in fase di realizzazione. Riqualificazione del Teatro Gebel Hamed, poco più di 226 mila euro. Riqualificazione dei sentieri CAI, 10 mila euro. Ancora un progetto di riqualificazione che riguarda l’intero centro storico, la vetta come viene comunemente chiamata, con un milione 200 mila euro. Il rilancio in grande stile della Fondazione EriceArte con il professore Giordano Bruno Guerri. Ed ancora il sostegno concreto e reale a quella che si presenta sempre più come una grande opportunità, quella del Cineturismo, che fa messa a sistema. Il nostro impegno nella Fondazione Distretto Turistico della Sicilia occidentale che ci permette d’inserire Erice in un circuito più ampio con la destinazione West of Sicily. Ma anche la recente partecipazione alla BIT di Milano con il progetto The Best of Western Sicily, soluzioni complementari e non alternative”.
Chi sono gli altri tre candidati
La sindaca Toscano (Pd) dovrà vedersela con altri tre candidati. Si tratta di Maurizio Oddo, esponente del Movimento Cinque Stelle, Piero Spina, presidente del Movimento Cives e Silvana Catalano, punto di riferimento del Movimento Fronte Comune. Tutti e quattro saranno sostenuti da una coalizione di liste. Nel 2017 la sindaca Toscano è stata eletta al primo turno superando la soglia del 40%.
Il ballottaggio è una delle questioni aperte di questa campagna elettorale. C’è una linea di pensiero che considera il secondo turno una vera e propria trappola.
“Il sistema elettorale ha le sue regole. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi situazione. Rispediamo al mittente interpretazioni interessate delle dinamiche politiche ericine e ci affidiamo al senso di responsabilità degli elettori ericini”.