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Cinzia Marchello, politica al femminile a San Piero Patti: “Volti nuovi e giovani nella mia amministrazione”

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Cinzia Marchello, politica al femminile a San Piero Patti: “Volti nuovi e giovani nella mia amministrazione”

Valerio Barghini  |
venerdì 08 Luglio 2022

Dall'eredità di Salvino Fiore alla nuova amministrazione al femminile: intervista di QdS.it al nuovo sindaco di San Piero Patti (ME), Carmelita Cinzia Marchello.

Un proverbio recita “Contro due donne neanche il diavolo può metterci becco”. Figuriamoci se sono di più. E a stabilire senza indugio di voler essere guidati per i prossimi cinque anni da una compagine a prevalente trazione femminile è stato quasi il 60 per cento degli abitanti di San Piero Patti che, il 12 giugno scorso, ha decretato la vittoria alle urne di Carmelita Cinzia Marchello, 49 anni, eletta sindaco della cittadina del Messinese del Consorzio Tindari-Nebrodi.

Ecco l’intervista di QdS.it alla prima cittadina di San Piero Patti.

Carmelita Cinzia Marchello sindaco, la continuità con Fiore e la politica al femminile

Sindaco Marchello, Lei rappresenta la continuità con l’uscente Salvino Fiore.

“Be’, se consideriamo che a me nella seconda parte del suo mandato, dal 2020, è stata affidata la delega di assessore ai Servizi sociali, cultura, Pubblica istruzione, turismo, allora sì, è così. Non completamente, però: in consiglio comunale siederanno volti nuovi e giovani che per la prima volta si affacciano al mondo della politica. E, soprattutto, in maggioranza donne”.

Sarà un civico consesso a trazione rosa.

“Sì. E facenti parte del ‘gentil sesso’ saranno anche il presidente del consiglio e il segretario comunale”.

Dunque, a questo punto, è obbligatorio anticipare la domanda che stiamo ponendo a molti suoi colleghi. Anche se, per la verità, la risposta è forse scontata: come vede Cinzia Marchello un’interlocuzione al femminile con Palermo, dopo il mandato di Musumeci?

“Non posso che rispondere che sarebbe un’esperienza interessante. Penso che noi donne, per risolvere un problema, ci approcciamo in maniera differente rispetto ai colleghi politici maschi. Non solo perché dotate di una sensibilità non dico maggiore, ma sicuramente diversa e perché siamo più brave nei rapporti sociali e umani. Dopotutto ha ragione chi dice che, essendo abituate a mediare fra le mura domestiche, ci viene più facile traslare questa attitudine nella gestione della cosa pubblica. Certo, però, con fermezza, decisione e un pizzico di sana testardaggine: quando io mi metto in testa di fare una cosa, cascasse il mondo, la porto a termine. E questa credo che sia una prerogativa tipicamente femminile”.

L’esperienza con la pandemia e l’Assessorato alla cultura

Sindaco Marchello, Salvino Fiore l’ha nominata assessore e poco dopo è scoppiata la pandemia.

“Sì, sono stati due anni molto duri che, dal punto di vista amministrativo, solo chi li ha vissuti in prima persona può capire. Ora, però, mi accingo a vivere da sindaco l’estate della ripresa, tanto che fin da subito con la mia giunta ci siamo messi a lavorare al cartellone estivo che ripropone, dopo due anni di stop, in collaborazione con le associazioni locali, alcune delle tradizionali manifestazioni sampietrine, come il ‘Ca’ Food’ o ‘La notte dei sogni’. Ovviamente, senza dimenticare che il Covid non è finito e bisogna stare comunque attenti”.

Una giunta per comporre la quale, senza nulla togliere a nessuno, il sindaco Cinzia Marchello ha sfilato il classico asso nella manica, delegando alla Cultura un nostro collega, Salvatore Pantano, per anni noto volto televisivo dell’emittenza locale. Se lo mixiamo col fatto che San Piero Patti vanta, andando a ritroso nel tempo, illustri residenti come Emilio Fede, viene da dire che non vi “accontentate”.

(Ride) “A Salvatore non ho affidato solo la Cultura, ma anche Pubblica istruzione, biblioteche e archivi nonché – ovviamente – la comunicazione istituzionale. Concordo: è il classico asso nella manica”.

L’eredità di Fiore

Che eredità Le ha lasciato Salvino Fiore?

“Una che tutti i sindaci si augurerebbero di avere: un bilancio approvato, con i conti a posto, senza problemi di liquidità o di debiti fuori budget. Oltre al fatto che si stanno pagando tutti i mutui. Una situazione che ci ha consentito di iniziare a lavorare serenamente fin dal primo giorno e che ci pone, in questo momento, in un’ottica diversa rispetto all’utilizzo dei fondi del Pnrr. Rispetto ai quali, certamente, problematiche ce ne sono, prima fra tutte una pianta organica comunale sguarnita, nonostante l’anno scorso abbiamo avuto la possibilità di fare dei concorsi”.

San Piero Patti è un comune piuttosto esteso, oltre che sparpagliato con la popolazione residente suddivisa fra un centro relativamente piccolo e numerose frazioni. Non deve essere facile amministrare un territorio così.

“Infatti, non lo è. Ma la gestione delle contrade è stato uno dei punti focali della mia campagna elettorale. I cittadini che abitano nelle frazioni hanno gli stessi diritti di quelli del centro. Così, appena insediata, ho dato disposizione di procedere all’immediata pulizia delle strade, al fine di renderne più agevole il transito. Le borgate devono essere vivibili al pari del centro”.

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