Jannik Sinner riscrive la storia. Il numero uno del mondo domina in finale, come ha fatto per quasi tutto il torneo, e conquista il titolo degli Australian Open
Jannik Sinner riscrive la storia. Il numero uno del mondo domina in finale, come ha fatto per quasi tutto il torneo, e conquista il titolo degli Australian Open: battuto il numero due del mondo e del tabellone Alexander Zverev con il punteggio di 6-3 7-6 (4) 6-3. Non concede nessuna palla break in tutto il match, schiaccia l’avversario negli scambi più lunghi, si regala qualche smorzata vincente e si affida al servizio quando conta per chiudere la finale in poco più di 2 ore e mezza di gioco.
Il bis a Melbourne
Secondo trofeo a Melbourne per il tennista azzurro, dopo quello vinto lo scorso anno contro Medvedev, e terzo titolo Slam della carriera. Per Zverev, invece, si infrange ancora il sogno: terza finale di un Major su tre disputate.
La partita
Primo set di altissimo livello da parte di Sinner. Nessuna palla break concessa e una capacità di rispondere ai tremendi servizi di Zverev incredibile. Uno Jannik praticamente perfetto: concentrato, superiore tatticamente, bravissimo ad evitare quanto più possibile la diagonale di rovescio dopo aver capito che da quella parte non si riusciva a passare. Alla fine il numero 1 al mondo chiude 6-3 con pochissimi errori contro un avversario comunque capace di servire l’81% di prime palle.
Nel secondo parziale si va al tie break in cui Jannik solitamente è maestro: sull’1-1 e servizio Sinner, Sascha prende quattro volte le righe nello scambio e va avanti un minibreak, ma perde i due servizi successivi con Jannik che sale 3-2. Non è finita: l’azzurro sbaglia e manda in corridoio, si cambia sul 3-3 e nessuno dei due sembra volere tenere il servizio. Sul 4-4 un nastro provvidenziale, divino, il nastro del destino regala un altro minibreak a Jannik, che sul 5-4 è perfetto e chiude il secondo set.
Nel terzo il tedesco numero 2 al mondo è abbattuto ma prova a resistere, è sempre la battuta a tenerlo in piedi, ma nel sesto game l’altoatesino lo sorpassa, è 4-2 e servizio ma rischia subito dopo, ai vantaggi, ma dura poco: Jannik azzecca due prime e si va 5-2. Da lì, è solo attesa. Che arriva. Terzo slam per Jannik, mai nessuno come lui in Italia: superato Pietrangeli.