Siracusa approva i progetti per i percettori di Rdc - QdS

Siracusa approva i progetti per i percettori di Rdc

Siracusa approva i progetti per i percettori di Rdc

venerdì 18 Settembre 2020

Deliberato un atto di indirizzo per l’attivazione delle procedure. Gli ambiti scelti sono l’ambiente e i beni culturali. I beneficiari impiegati da 8 a 16 ore la settimana. Il sostegno economico in cambio di una dichiarazione di disponibilità

SIRACUSA – La Giunta comunale di Siracusa ha approvato all’unanimità l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza nei Progetti utili alla collettività (Puc). A tal riguardo è stato deliberato un atto di indirizzo per l’attivazione delle procedure e la stesura dei progetti.

Tra gli ambiti previsti dalla normativa, l’Amministrazione comunale ha deciso di intervenire sull’Ambiente e sui Beni comuni. Il provvedimento adottato fa seguito alla riunione, svoltasi lo scorso 31 agosto, avente lo scopo di programmare i Puc. In detta riunione era stato avviato un confronto tra i settori dell’Ente al fine di stilare dei progetti confacenti alle esigenze del Comune.

Le indicazioni scaturite nel corso di quell’incontro serviranno ai dirigenti dei settori interessati. Difatti spetterà a loro predisporre i Puc, completi di costi di organizzazione e gestionali, e poi passarli al settore Pari opportunità sociali per il coordinamento, l’attuazione e l’impegno di spesa. Inoltre le attività messe in campo nell’ambito dei Puc dovranno rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie.

I beneficiari potranno essere impegnati da un minimo di 8 ore ad un massimo di 16 ore alla settimana. Questo in virtù del fatto che il reddito di cittadinanza contempla da parte loro la sottoscrizione di un patto per il lavoro e l’inclusione sociale. Inoltre l’erogazione del sostegno economico è condizionata a una dichiarazione di disponibilità ad accettare un percorso personalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro.

Tuttavia, i progetti non sono forme di impiego subordinato o parasubordinato e devono avere carattere temporaneo. In più non possono sostituire le attività già svolte dal Comune o che vengono affidate a ditte esterne.

Da aggiungere anche che i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali dei beneficiari, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio sociale del Comune.

Soddisfatto il primo cittadino, Francesco Italia, che ha dichiarato: “Con questo provvedimento potremo ripulire dalle erbacce le strade, i marciapiedi e le corsie ciclabili, cureremo e sorveglieremo i parchi e assicureremo la giusta manutenzione di ciò che appartiene alla collettività e che talvolta, per mancanza di fondi, viene trascurato”.

“I Progetti utili alla collettività, però, – aggiunge il sindaco – sono un’opportunità non solo per le città ma anche per le persone. È una modo di dare dignità ai percettori del reddito di cittadinanza facendoli sentire utili alla collettività e parte del sistema economico e produttivo. In questo consiste il valore sociale del lavoro”.

L’assessore comunale alle Politiche sociali, Maura Fontana, ha affermato: “Ritengo assolutamente necessaria e impellente l’attivazione dei Progetti utili alla collettività sia per restituire la dignità di lavoratori ai percettori del reddito di cittadinanza, sia per l’enorme beneficio che ne avranno le attività comunali che potranno godere di una varietà di maestranze e professionalità che attendono di spendersi per la propria città”.

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