Siracusa, candidata a capitale cultura 2024, il Comitato prepara la tappa finale - QdS

Siracusa, candidata a capitale cultura 2024, il Comitato prepara la tappa finale

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Siracusa, candidata a capitale cultura 2024, il Comitato prepara la tappa finale

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domenica 13 Febbraio 2022

Il sindaco Francesco Italia, "Già al lavoro per realizzare i progetti contenuti nel dossier"

Il percorso per fare di Siracusa una capitale culturale è cominciato e prescinde dal risultato – assolutamente importante – di vincere la selezione per il titolo del 2024. Un messaggio chiaro per una partecipazione corale, quello lanciato stamattina all’assemblea del Comitato promotore per Siracusa Capitale della Cultura 2024, tappa di avvicinamento verso l’audizione del 4 marzo quando i protagonisti di questa avventura saranno chiamati a esporre il loro progetto alla commissione collegata in videoconferenza .

Avranno un’ora di tempo, mezz’ora autogestita e mezz’ora di domande e risposte, per convincere che la città, al di là del patrimonio e della storia ineguagliabile, ha risorse, professionalità e competenze per mettere in campo iniziative coerenti e organiche di sviluppo culturale che guardano al futuro.

Sindaco di Siracusa, Francesco Italia

 Superata la fase preparatoria e il primo sbarramento che ha portato da 24 a 10 le pretendenti al titolo finale, da subito si entra nella fase operativa per  fare diventare Siracusa quello che il sindaco Francesco Italia, aprendo i lavori, ha definito un “polo culturale di assoluto rilievo internazionale, un vero e proprio forum della cultura. Il dossier – ha aggiunto il sindaco Italia – è fatto di progetti concreti che comunque saranno in gran parte realizzati a prescindere dall’esito della candidatura. Lavoreremo affinché ciò accada e sapendo che nel 2024 saremo la prima città d’Italia a ospitare il congresso mondiale della guide turistiche. Avremo gli occhi di tutti gli operatori del settore puntati. Di ciò dobbiamo ringraziare Carlo Castello, Elisa Ottaviano e l’Associazione guide turistiche di Siracusa, che ci hanno coinvolti nell’impresa, ma dovremo essere all’altezza per sfruttare questa grande occasione”.

L’assessore alla cultura, Fabio Granata

L’incontro di stamattina (sabato 12 febbraio,ndr), come ha ricordato l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, ha coinciso con 56esimo anniversario della morte di Elio Vittorini, uno dei siracusani illustri che saranno protagonisti degli eventi del 2024. Pieno il salone “Paolo Borsellino” di Palazzo Vermexio e ciò grazie al metodo scelto quando fu deciso di presentare la candidatura: apertura verso la città, le istituzioni e le sue organizzazioni, affinché tutti potessero dare un contributo di idee a un dossier di ampio respiro che deve contribuire a disegnare un nuovo modello di sviluppo. Lo ha evidenziato l’assessore Granata, che con il suo staff (composto da Daria Di Giovanni, Giuseppe Prestifilippo e Dario Scarfì) ha tenuto oltre 150 audizioni per la stesura di una proposta completa e articolata.

“Abbiamo svolto un lavoro – ha aggiunto – che comunque tornerà utile per molti anni ancora. Sono state elaborate idee alle quali dobbiamo impegnarci fin da subito, nella marcia di avvicinamento al 2024». Granata ha parlato del desiderio di realizzare una «città rinascimentale, cioè di una Siracusa capace di rinnovarsi ma che per farlo deve riuscire a trattenere i suoi giovani fornendo opportunità affinché non partano e possano realizzarsi qui mettendo a disposizione della comunità le loro idee”.

Umberto Coppi, Federculture

Per Umberto Croppi, direttore di Federculture e coordinatore del dossier, presentando la città alla commissione sarà importante «puntare sulla qualità dei progetti che devono avere alcune precise caratteristiche: coralità, praticabilità e capacità di durare ben oltre il 2024».

Rossana Sansone, Ad Civita Sicilia

Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia e componente del gruppo redazionale del dossier (assieme a Paolo Cipollini, Luca Introini, Costanza Messina e Francesca Neri) ha evidenziato come tutta la città sarà coinvolta e che gli interventi preparatori e gli eventi riguarderanno in gran parte anche le periferie.

“Sarà un’offerta culturale diversificata e dunque accessibile a tutti dal punto di vista dei contenuti oltre che dal punto di vista fisico”, ha detto Sansone, per la quale è possibile prevedere un più 10 per cento di nuova occupazione legata alle iniziative previste nel dossier. Infine, parole di ottimismo sono venute dal soprintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, per il quale la candidatura di Siracusa a Capitale della Cultura 2024 è un’opportunità per tutta la Sicilia e dunque richiede l’impegno anche delle altre province e della Regione.

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