Siracusa Capitale Cultura 2024: “Occasione di coesione sociale” - QdS

Siracusa Capitale Cultura 2024: “Occasione di coesione sociale”

Luigi Solarino

Siracusa Capitale Cultura 2024: “Occasione di coesione sociale”

venerdì 20 Agosto 2021

Unica in Sicilia, Siracusa si prepara a competere per la vittoria. L’assessore Fabio Granata: “Comunque vada sarà una spinta verso un modello di partecipazione per la Comunità dei cittadini”

SIRACUSA – Presente tra le 24 città ad aver presentato al ministero della Cultura la candidatura, Siracusa è pronta per competere al titolo di capitale italiana della cultura per l’anno 2024.

Questa candidatura è stata presentata, congiuntamente, dal primo cittadino aretuseo, Francesco Italia, e dall’assessore comunale ai Beni e alle Attività culturali, Fabio Granata. “Siamo ben consapevoli delle grandi opportunità che tale decisione determinerà, cosi come diamo per scontate le polemiche e le ironie dei soliti ‘intellettuali’ dello scoglio”, ha dichiarato l’assessore Granata.

“Il nostro – ha aggiunto – non sarà solo un progetto che racconterà, ad una autorevole Commissione ministeriale, la storia unica e smagliante di Siracusa, una città importante fin dalla sua Fondazione nel 734 a.c, un palinsesto di paesaggi culturali materiali e immateriali che hanno portato nel 2005 al suo inserimento nella W.h.l. (World Heritage List-Lista del Patrimonio Mondiale) Unesco in seguito a una grandiosa stagione di recuperi monumentali. Sarà soprattutto un progetto di coesione sociale e comunitaria per contribuire a diffondere tra i cittadini siracusani le ragioni profonde della loro comune identità”.

“Entro agosto – ha sottolineato Granata – insedieremo un ampio e qualificato Comitato promotore con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e associativi che possono e vogliano dare un contributo, iniziando dalla Soprintendenza, dalle Direzioni del parco e dei musei, dall’Inda e dalla Università, dal mondo accademico e scolastico, dall’associazionismo imprenditoriale e culturale, dalla Chiesa. Sarà solo un primo passaggio per arrivare a condividere attraverso un metodo partecipato, e con l’aiuto di importanti partner esperti di Politiche culturali, il racconto della nostra città e il calendario di eventi per l’intera stagione 2024, un dossier che andrà depositato al ministero per i Beni e le Attività culturali entro il 19 Ottobre”.

“Sia io che il sindaco Italia – ha ancora aggiunto l’assessore – siamo consapevoli che una eventuale vittoria sarà attribuita alla straordinaria storia della città, una sconfitta sarà imputata solo a noi… Ma siamo altresì consapevoli che è nostro dovere procedere perché al di là del risultato finale, sarà comunque una spinta verso un importante modello di partecipazione e condivisione per la comunità dei cittadini siracusani, a partire dai più giovani, dal mondo della scuola e della Università”.

“A chi ci fa notare che nel 2024 un eventuale successo sarà gestito da altra Amministrazione, – ha concluso Granata – rispondiamo che non importa poiché la cittadinanza attiva si occupa da sempre dello spazio pubblico, al si sopra e oltre chi lo governa nella contingenza. È una lezione che proviene dalle nostre radici di greci d’occidente, uomini consapevoli che la Eredità dei Padri va sempre “riconquistata” per essere davvero posseduta”.

Le altre città che hanno presentato la candidatura sono: Ala (Trento); Aliano (Matera); Ascoli Piceno; Asolo (Treviso); Burgio (Agrigento); Capistrano (Vibo Valentia); Chioggia (Venezia); Cittadella (Padova); Conversano (Bari); Diamante (Cosenza); Gioia dei Marsi (L’Aquila); Grosseto; La Maddalena (Sassari); Mesagne (Brindisi); Pesaro (Pesaro e Urbino); Pordenone; Saluzzo (Cuneo); Sestri Levante (Genova); Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Grosseto); Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno); Viareggio (Lucca); Vicenza; Vinci (Firenze).

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